Sanremo, ecco perché Conti non è la controriforma dell'innovatore Amadeus

Gli scettici, e ce n'erano tanti non solo sui social ma anche fra i discografici, sono stati messi a tacere. Carlo Conti non ha gettato il velo della restaurazione sul Festival. Non ha fatto la controriforma cancellando i Sanremo di Amadeus. Insomma, nell'interpretare il ruolo di direttore artistico, Conti non ha usato il metro di «Tale e quale» o «I migliori anni». Sarebbe stato da matti fare il contrario. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

«Almeno altri dieci avrebbero meritato di stare in gara» ha dichiarato il conduttore, facendo subito capire che l’edizione di quest’anno sarà una delle più attese di sempre. Il Festival di Sanremo 2025 entra nel vivo già a dicembre, con Carlo Conti che ha annunciato i 30 artisti in gara durante il TG1 delle 13:30 di domenica 1 dicembre. (Io Donna)

Tra i campani saranno presenti Massimo Ranieri, The Kolors e... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Entusiasta anche Francesca Michielin, che ha scelto le matafore calcistiche per commentare il suo ritorno al festival: “Beppe, andiamo a Sanremo!”, ha scritto su Facebook parafrasando il dialogo tra Fabio Caressa e Beppe Bergomi al termine della semifinale dei Mondiali del 2006. (la Repubblica)

Sanremo 2025, il cast fra ciliegine, eterni ritorni e sorprese

Il nome della cantante non è stato pronunciato dal direttore artistico e conduttore Carlo Conti ieri durante il Tg1. “Allora ragazzi sono stata segata anche quest’anno ma ho deciso stavolta che la faccio uscire lo stesso questa canzone perché fighissima”, Chiara Galiazzo si. (Il Fatto Quotidiano)

Doveva essere il Festival di Sanremo della restaurazione, il Congresso di Vienna in onda per cinque giorni in prima serata: pochi nome ma scelti, si va a letto presto, torna Al Bano, un sacco di big pure avanti con gli anni che il mercato ormai ha ampiamente sconfessato che all’Ariston trovano pane per i loro denti, però. (Esquire Italia)

Visto che Conti ha promesso di finire le serate entro l'una e mezza massimo, anche perché torna il dopoFestival, la speranza è che la scaletta tagli tutto quell'autosmarchettamento Rai con i protagonisti di fiction di quinta fila che abbiamo visto all'Ariston negli ultimi anni. (Corriere della Sera)