Generazione ansiosa perché troppo online?

TikTok e Instagram sono sempre più popolati da persone giovanissime, questo è ormai un dato di fatto. Sebbene la legge Children’s Online Privacy Protection Act (COPPA) del 1998 stabilisca i tredici anni come età minima per accettare le condizioni delle aziende, fornire i propri dati e creare un account personale, risulta comunque molto semplice eludere questi controlli, poiché non è prevista alcuna verifica effettiva. (Scienza in rete)

La notizia riportata su altre testate

5 ore e 49 minuti al cellulare come media significa rinunciare a una copiosa fetta di vita reale, esperienze, conoscenza, attività e contatto umano. Un tempo enorme, se consideriamo che durante lo stato di veglia, dovremmo essere tendenzialmente impegnati tra scuola/studio/lavoro, pasti, sport e hobby, relazioni e varie altre attività. (Vanity Fair Italia)

Il termine si riferisce a una condizione sempre più comune nell'era digitale. Ecco cosa vuol dire e perché riguarda gli studenti. (Skuola.net)

Le parole sono importanti. Non si tratta soltanto di “avere un linguaggio erudito e ricercato”, ma di estendere il perimetro della nostra riflessione e della nostra conoscenza della realtà, talvolta arricchendola con significati e contenuti nuovi. (Artribune)

Il «brain rot» e lo spettro del declino cognitivo. Siamo davvero spacciati?

L’overdose digitale è una condizione causata da un eccessivo uso di dispositivi digitali, come smartphone, tablet, computer e altri strumenti tecnologici. Questo fenomeno, tipico della società moderna, può avere impatti negativi su salute mentale, fisica e sociale, interferendo con il benessere quotidiano. (Microbiologia Italia)

Una scena che si verifica in quasi tutte le case dove vivono gli adolescenti e che è stata oggetto di analisi e studi da parte degli esperti. (Nostrofiglio)

“La digitalizzazione e virtualizzazione della vita di tutti, piccolissimi compresi, ha subito un’accelerazione drammatica negli ultimi vent’anni, con la pandemia che ha dato un contributo enorme a questo processo”, afferma l’esperto. (Orizzonte Scuola)