FENOMENO Vieste: il primo dell’anno regala l’aurora boreale
Fonte Immagine: AstroGargano su Facebook, foto di Nunzio Micale Il fenomeno si è manifestato fin subito dopo il crepuscolo, guadagnando intensità e arrivando al suo massimo alle 18:30. Già da questa mattina monitoravo magnetometri e il modello Ovation e sentivo che qualcosa avrei visto, avvisando chi potevo nel raggiungere posti alti, senza ostacoli, in direzione Nord. Ho così potuto vedere il classico “alone rosso” indice di un aurora molto diffusa fino ai deboli pillar muoversi per pochi istanti, bassi all’orizzonte, a ridosso della costellazione del Carro. (StatoQuotidiano.it)
Su altri giornali
Questo evento, avvenuto nella regione nord-occidentale del Sole rivolta verso la Terra, sembrerebbe aver innescato un’intensa attività solare arrivando a provocare un blackout radio in diverse parti del pianeta. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Fra le molteplici informazioni il sito propone una previsione a lungo termine del fattore Kp che indica il livello di intensità dell’attività geomagnetica globale. Per essere visibile alle nostre latitudini il fattore deve superare le 6-7 unità, come era il caso della scorsa notte. (MeteoSvizzera)
La sera del 1° gennaio 2025 ha regalato uno spettacolo celeste raro e mozzafiato: un arco aurorale ha attraversato il cielo, illuminando anche la Sardegna. Tra i fortunati osservatori di questo fenomeno straordinario, la fotografa Alice Secchi ha catturato l’evento con una serie di scatti realizzati da Sennori, nel nord dell’Isola. (vistanet)
È questa la strada tortuosa su cui si è incamminato un gruppo di ricerca internazionale coordinato dalla Flinders University, in Australia, ottenendo risultati eccezionali. Gli esperti avrebbero infatti messo a punto un nuovo metodo che dall’energia immagazzinata nelle celle fotovoltaiche porta dritto alla scissione fotocatalitica dell’acqua, con una netta riduzione delle emissioni inquinanti. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Nella notte di Capodanno le Dolomiti sono state illuminate dall'annunciata aurora boreale. L’agenzia statunitense per l'atmosfera e gli oceani (NOAA) aveva infatti anticipato l’arrivo di una tempesta geomagnetica che avrebbe creato le condizioni perfette per l'avvistamento del fenomeno luminoso anche nel nostro Paese. (Sky Tg24 )
Di fatto, al culmine del ciclo solare, i poli magnetici del sole si invertono e la nostra stella, di riflesso, passa da uno stato fiacco a uno attivo e tempestoso. Ultimamente è più facile incrociare un'aurora boreale poiché il Sole si trova in quello che gli astronomi chiamano «picco» del suo ciclo solare di undici anni. (Corriere del Ticino)