Renato Zero: «Gli insulti omofobi? Erano incitamenti. Niente più piume e lustrini, a 74 anni lo sfogo è la fame di libertà»
Renato Zero non ha alcuna intenzione di fermarsi. Neppure per il giorno del suo compleanno. Il tour "Autoritratto" include circa 40 date, tra cui quella del giorno in cui è nato: il 30 settembre. E l'artista ha passato la mezzanotte sul palco del Forum di Assago, a Milano, a gioire tra i cori dei fan e gli auguri urlati e onesti del pubblico. Poi la festa dietro le quinte. E di questa energia che non sembra mai esaurire ha parlato al Corriere della Sera, raccontando i suo progetti per il futuro e un po' del suo passato, ma soprattutto ha detto la sua sul presente, sulla necessità di lottare e distinguersi, anche senza piume e lustrini. (leggo.it)
Su altre fonti
Così Renato Zero ha congedato il pubblico (domenica 29 settembre" di un Unipol Forum sold out, dopo oltre tre ore di spettacolo e canzoni. Roma, 30 set. (Io Donna)
E quando domenica è scattata la mezzanotte al Forum di Assago (oggi l’ultima delle tre date milanesi), sono partiti i cori di auguri dei fan che hanno anticipato la festa dietro le quinte. Fra le circa 40 date del tour di «Autoritratto» (partito a primavera, si concluderà a metà novembre), Renato Zero era sul palco anche il giorno del suo compleanno. (Corriere della Sera)
Con queste parole Renato Zero ha congedato ieri sera il pubblico di un Unipol Forum sold out, dopo oltre tre ore di canzoni ed emozioni. “I migliori anni della nostra vita sono qui stasera, qui in mezzo a noi”. (Today.it)
“Al sud la mia presenza negli anni è stata carente perché non ci sono strutture. Renato Zero continua il suo t… (L'HuffPost)
Luca Pandolfi (nella foto), "generale" del ristorante Giannino ne sa una piu del diavolo. La super elegantissima location è soprattutto rivercata e acclamata dai VIP che a volte rstano delusi per non poter accedervi. (Il Giornale d'Italia)
Renato Zero era sul palco nel giorno del suo compleanno al Forum di Assago. E i fan gli hanno fatto gli auguri con i cori. «Canto tre ore abbondanti, non come alcuni che fanno un paio di canzoni e via… Magari guadagnerei di più, e sicuramente mi stancherei di meno, facendo tre stadi, ma arrivando dal teatro mi piace l’idea del cartellone pieno», dice oggi al Corriere. (Open)