Intelligenza artificiale, la definizione "ufficiale": per AI Act (Europa), Usa, Cina

Solo pochi hanno colto che l’Europa, dopo l’accordo politico al Consiglio Ue sull’AI Act, ha scelto una definizione di intelligenza artificiale diversa rispetto a quella (ampia e tecnica) del Parlamento ue. Il testo del nuovo AI Act ancora non c’è, ma il Consiglio chiarisce il punto nella nota di presentazione dell’accordo. La definizione di intelligenza artificiale per l’Europa e L’Ocse Probabilmente in ragione di una prevista fluttuante metamorfosi dell’intelligenza artificiale e anche nell’ottica di uniformare, a livello globale, un indispensabile allineamento “atlantista” dei principi settoriali vigenti, l’Europa ha scelto di adottare la stessa definizione data dall’Ocse. (Agenda Digitale)

Su altri giornali

In un comunicato pubblicato sul proprio sito istituzionale lo scorso 9 gennaio la Federal Trade Commission, l’Autorità che negli Stati Uniti d’America è tra l’altro responsabile di proteggere la privacy, i mercati e i consumatori lancia un monito durissimo alle fabbriche degli algoritmi a stelle e strisce. (L'HuffPost)

Sull'AI Act, primo tentativo al mondo di regolare il settore, le istituzioni europee hanno trovato un accordo politico che dovrà essere approvato in via definitiva dal Consiglio e dal Parlamento europeo. (ilmessaggero.it)

In uno dei due giorni si svolgerà il voto finale del Consiglio europeo sull'AI Act, il pacchetto comunitario di norme sull'intelligenza artificiale. La prima tappa sarà il 2 o 9 febbraio. (WIRED Italia)

L’industria dell’AI è troppo importante per lasciarla nell’incertezza. (Milano Finanza)

Ci ricorderemo di certo il 2024 come l’anno in cui ha iniziato a mettere le radici la regolamentazione per l’utilizzo responsabile dell’intelligenza artificiale. (Player.it)

La Commissione Ue, tramite l’Ai Act che sarà operativo non prima del 2026, mira a creare un’Intelligenza Artificiale (AI) affidabile con le persone al primo posto. La Ue ha ben chiaro che i sistemi di AI potrebbero essere utilizzati per limitare la libertà di espressione o di riunione, o per interferire con le elezioni con rischi reali per la democrazia e lo Stato di diritto. (Il Fatto Quotidiano)