Pubblicare i diari di Naval’nyj è stata un’impresa difficilissima

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Rivista Studio ESTERI

Domani, martedì 22 ottobre, uscirà l’autobiografia postuma di Aleksej Naval’nyj, Patriot (Mondadori). Sono passati otto mesi dalla morte del più famoso oppositore di Vladimir Putin, otto mesi durante i quali sua moglie Julija Naval’naja ha messo assieme tutto ciò che di scritto il marito era riuscito a conservare e inviarle. Patriot è stato tradotto in 22 lingue e, nelle speranze di Naval’naja, contribuirà a ricordare al mondo che in Russia esiste un’opposizione al regime putiniano e che ogni giorno uomini e donne vivono la stessa sorte tragica toccata a Naval’nyj: repressione, processi farsa, carcere, tentativi di omicidio. (Rivista Studio)

Su altre testate

Esce nelle librerie il libro di memorie di Alexei Navalny "Patriot" 22 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

“Anche se tutto dovesse crollare, mi rimuoveranno al primo segno che il regime sta cedendo. Mi avveleneranno definitivamente“, aveva previsto. (Vita)

L’annuncio è stato fatto durante un’intervista alla Bbc, in occasione del lancio del libro autobiografico Patriot, che il dissidente morto in carcere a febbraio stava scrivendo in cella. “Quando sarà il momento, parteciperò alle elezioni come candidata”, ha affermato Navalnaya nell’intervista. (Il Fatto Quotidiano)

Nel lanciare Patriot, il libro di memorie che suo marito stava scrivendo prima di morire, Yulia Navalnaya ha ribadito i suoi piani di continuare la sua lotta per la democrazia (Adnkronos)

Navalnaya, oggi presidente della Fondazione anti-corruzione (FBK) creata da Navalny, ha dichiarato di essere consapevole di rischiare l'arresto se dovesse tornare in patria mentre il presidente Putin è ancora al potere. (Corriere del Ticino)

Suo marito - il critico più accanito del presidente russo - dopo un misterioso avvelenamento, era stato condannato a 19 anni per estremismo, ed è poi morto lo scorso febbraio in un carcere nel Circolo Polare Artico. (ilmessaggero.it)