Calenda: «Basta liti su temi inutili. È ora che Meloni e Schlein normalizzino i rapporti»
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Il leader di Azione Carlo Calenda lancia un doppio appello. A Giorgia Meloni ed Elly Schlein, perché «normalizzino i rapporti tra maggioranza e minoranza». E all’opposizione, «perché la smetta di discutere di formule politiche di cui non frega niente a nessuno». Come mai questo appello, Calenda? «Perché non si sta capendo bene che cosa stia per accadere all’industria italiana ed europea in genere, come conseguenza dell’elezione di Trump e della crisi dell’automotive, senza contare l’altro rischio all’orizzonte: quello di rimanere schiacciati nella guerra commerciale tra Cina e Usa. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altre testate
Paralizzati come le grandi città causa sciopero dei mezzi, i big della «sinistra al caviale» o gauche caviar per dirla alla francese, si risvegliano dalla batosta americana e sparano a zero su Giorgia Meloni per una battuta innocente sul grande tema delle disuguaglianze sociali: «Non mi sento bene ma sono comunque al lavoro», il suo sms spedito ieri a un giornalista, una punzecchiatura sul suo stato influenzale e sulla mancanza di tutele sindacali. (il Giornale)
Dopo la battuta della premier sui propri diritti, Meloni ha risposto alle critiche accusando la leader del principale partito di opposizione di essere una rappresentante della "sinistra al caviale". Le opposizioni replicano alle accuse della presidente del Consiglio rinfacciandole la sua amicizia con Elon Musk, imprenditore che ha un rapporto conflittuale con le sigle sindacali negli Usa. (QuiFinanza)
Poi però, da Budapest dove è appena arrivata per partecipare alla riunione informale dei capi di Stato e di governo dell'Unione, affonda il colpo contro Elly Schlein. «Non so cosa si intenda per "svilire i diritti sindacali"... (Avvenire)
Al punto da non riuscire a trattenere l’insulto, «è la solita sini… L’attacco della segretaria del Pd contro il whatsapp spedito a Un giorno da pecora per denunciare quanto poco siano tutelate le sue fatiche da premier — nonostante l’influenza «sono a Budapest a lavorare perché non ho particolare diritti sindacali» — le ha fatto saltare la mosca al naso. (la Repubblica)
Questa volta alla segretaria del Pd Elly Schlein non è riuscito il gioco di tirare la palla in tribuna per allontanarla dal campo in un momento scomodo, rinfacciando “l’olio di ricino” di memoria fascista a Giorgia Meloni che da Budapest, partecipe del primo vertice europeo dopo la vittoria di Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca, aveva definito “al caviale” la sinistra sorpresa dal successo della destra anche negli Stati Uniti. (Start Magazine)
La rivolta sociale è la condizione perché le persone si mettano insieme per cambiare questa condizione”. “Rivolta sociale? Non c’è nulla da chiarire. (Il Fatto Quotidiano)