Alzheimer e disturbo cognitivo, in Lombardia i casi sono 190.000 “Nuove prospettive per la ricerca e la cura”
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A Brescia la seconda tappa di una Road Map multiregionale, un confronto sulle traiettorie da esplorare per affrontare le nuove sfide – Con 48 milioni di persone colpite nel mondo, di cui 600.000 solo in Italia, l’Alzheimer si sta affermando come una delle principali cause di disabilità, con proiezioni che indicano una progressiva crescita, anche in relazione all’invecchiamento della popolazione. L’Italia, dal canto suo, ha messo in campo importanti risorse finanziarie, che ora possono essere investite promuovendo la sinergia tra la sanità pubblica, l’assistenza socio-sanitaria e sociale e la ricerca scientifica che, negli ultimi anni, ha fatto importantissimi passi avanti dal punto di vista diagnostico-terapeutico, dell’innovazione e della tecnologia. (Adnkronos)
Ne parlano anche altri media
Sono sempre di più le armi (intese come farmaci e terapie) per combattere una delle malattie più invalidanti in età avanzata: il morbo di Alzheimer, la più comune forma di demenza degenerativa. La comunità scientifica ha già delineato le linee guida per i pazienti a cui sono destinati soprattutto due e promettenti nuovi farmaci che tra pochi mesi saranno disponibili ma non per tutti. (il Giornale)
Uno ‘spray nasale’ per contrastare l’Alzheimer: questa la promessa di uno sviluppo futuro basata su una scoperta dei ricercatori della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica e della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, in collaborazione con l’Università di Catania. (Socialfarma - il portale web della farmacia)
Se autorizzato dalla Commissione Europea, il farmaco potrà essere somministrato solo in pazienti portatori di una sola o di nessuna copia del gene ApoE4 Malattia di Alzheimer (Osservatorio Malattie Rare)
Con 48 milioni di persone colpite nel mondo, di cui 600mila solo in Italia, l’Alzheimer e la demenza cognitiva si stanno affermando come una delle principali cause di disabilità, con proiezioni che indicano una progressiva crescita, anche in relazione all’invecchiamento della popolazione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il 14 novembre scorso il comitato per i medicinali a uso umano (Chmp) dell’Agenzia Europea per i Medicinali (Ema) ha raccomandato l’autorizzazione all’immissione in commercio di lecanemab , un anticorpo monoclonale sviluppato dalla società farmaceutica giapponese Eisai insieme all’azienda partner statunitense Biogen in grado di rallentare la progressione del declino cognitivo da Alzheimer (Corriere della Sera)
Una vera e propria rivoluzione che oltre a promettere una grande efficacia sarà facilmente somministrabile da chi soffre il terribile morbo di Alzheimer: ricercatori dell'Università Cattolica del Sacro Cuore Campus di Roma e della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli (ha collaborato anche l'Università di Catania) hanno unito le forze scoprendo che un enzima dal nome impronunciabile (S-aciltransferasi o zDhhc), se bloccato, si potrà combattere la malattia tramite un semplice spray nasale. (il Giornale)