Indagati per terrorismo, tra loro un monfalconese. Le reazioni di Cisint
«L’operazione antiterrorismo in corso condotta dai Ros dei Carabinieri - e che coinvolge anche un immigrato musulmano a Monfalcone - mette in luce elementi di grave allarme sui rischi rappresentati dalla massiccia presenza di islamici e dal loro preoccupante atteggiamento da tempo manifestato nella nostra città - commenta l'onorevole Anna Cisint , che prosegue - Questa vicenda conferma anzitutto la presenza di un’ideologia radicalizzata nell’ambito di queste comunità nel contesto di una rete nazionale dedita alla promozione e al rafforzamento delle formazioni terroristiche "Al Qaeda" e "Isis”, che sono state protagoniste dei tanti attentati che in questi anni hanno funestato l’Europa con lutti e violenze». (Il Goriziano)
Su altri media
I militari dell'Arma hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Bologna su richiesta... Maxi operazione antiterrorismo dei carabinieri del Ros all'alba. (Virgilio)
Sostenevano Al Qaeda e l’Isis. Cinque giovani, di cui uno di origini turche residente da anni a Monfalcone e prima ancora nell’hinterland udinese, sono stati arrestati dai carabinieri del Ros. (Telefriuli)
Come se la passano la verità e la libertà nel nostro tempo? L'una è negata nel nome dell'altra ma entrambe sono tradite sul piano pratico. L'altro giorno mi è stato chiesto di affrontare il rapporto tra libertà e verità di alla Biblioteca Ambrosiana di Milano, dialogando col card. (Il Giornale d'Italia)
Cinque giovani di origini straniere, uno dei quali residente a Perugia, sono stati arrestati all’alba di martedì dai carabinieri del Raggruppamento operativo speciale (Ros) perchè sospettati di aver costituito e fatto parte di un’associazione terroristica dedita alla promozione, al consolidamento e al rafforzamento delle formazioni terroristiche globali ‘Al Qaida’ e ‘Stato Islamico’ (Isis, ndR). (umbriaON)
Per i carabinieri del Ros, la procura di Bologna e la Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, a capo dell'organizzazione di ispirazione jihadista "Da'Wa Italia", ossia "chiamata alle armi Italia", c'era una ragazza di origine pakistana residente a Bologna con la famiglia. (Tiscali Notizie)
Quattro dei cinque giovani stranieri indagati e raggiunti da misura cautelare, dopo l'inchiesta della procura di Bologna con il Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri, sono accusati di avere costituito un'associazione terroristica d'ispirazione salafita-jihadista declinata in chiave takfirista, denominata ''Da'WA ITALIA'' finalizzata alla promozione, al consolidamento e al rafforzamento delle formazioni terroristiche ''Al Qaeda'' e ''Stato Islamico''. (Liberoquotidiano.it)