L’ennesimo bagno di sangue per niente

La fine dei raid israeliani sul Libano, un gioco di acrobazie diplomatiche tra Usa e Francia, è senza dubbio una buona notizia, per quanto fragile sia la sua tenuta. I libanesi festeggiano, pur portando il lutto per i morti e le devastazioni di quest’ennesima aggressione. Intanto l’opposizione interna al governo Netanyahu accusa il premier israeliano di «non aver finito il lavoro», incitandolo a riattivare il massacro del Libano, anche se questo ricaccerebbe Israele nell’impasse da cui ha cercato di tirarsi fuori con questa tregua, sostenuto da Usa e Francia. (il manifesto)

Ne parlano anche altri giornali

Gershon Baskin (Avvenire)

Migliaia di profughi stanno tornando nelle loro case bombardate. Gli Stati Uniti hanno approvato una vendita di armi a Israele per 680 milioni di dollari. (ilmattino.it)

Dopo 416 giorni di violenza, la devastazione umanitaria e ambientale è insostenibile. L’accordo deve diventare il punto di partenza per una de-escalation e un cessate il fuoco incondizionato, completo e permanente, in tutto il Medio Oriente! (Greenpeace)

Tregua Libano - Israele già a rischio, accuse reciproche di violazione del cessate il fuoco: la situazione

Con questa giustificazione, l'Esercito israeliano (Idf) ha colpito tre città lungo il confine, ferendo due persone, e hanno effettuato un raid contro un deposito di armi di Hezbollah nel Libano meridionale, spiegando che qui erano dispiegati razzi a medio raggio ed «è stata registrata attività di stampo terrorista». (il Giornale)

"Gli Stati Uniti si impegnano a collaborare con Israele per evitare che l'Iran destabilizzi la regione, per impedirgli di stabilirsi in Libano, di indebolire direttamente o attraverso i suoi affiliati i principi dell'accordo" di tregua. (la Repubblica)

La tregua Al secondo giorno del cessate il fuoco da Hezbollah arrivano accuse di violazioni attribuite a Israele. (Virgilio Notizie)