Un’alleanza ostaggio dei 5 stelle
Secondo Renzi, che non ha affatto preso bene lo sfratto all’ultimo minuto dalle liste del “campo largo” per la Liguria, «Conte usa Italia viva per attaccare la leadership di Schlein». L’ex premier ed ex leader del Pd, che non sta affatto attraversando un momento facile dopo la sconfitta alle europee che ha sancito la fine del Terzo Polo, si chiede dove si stia assestando il baricentro del centrosinistra, se su Conte o su Schlein, aggiungendo che per questa strada difficilmente la coalizione riuscirà a conquistare le regioni in cui si sta per votare e si porranno le premesse per far sì che anche alle politiche, tra tre anni, i veti reciproci impediscano di costruire un’alleanza in grado dì competere con Meloni. (La Stampa)
Se ne è parlato anche su altri media
Così Matteo Renzi a ‘Lo stato delle cose’, su Raitre. “Conte è il super malus della politica italiana, sta con Francia o Spagna purché se magna”, ha attaccato il leader di Italia Viva. (OglioPoNews)
Così Matteo Renzi a 'Lo stato delle cose', su Raitre. "Conte è il super malus della politica italiana, sta con Francia o Spagna purché se magna", ha attaccato il leader di Italia Viva. (il Fatto Nisseno)
«Conte non ha ancora metabolizzato che io gli abbia preferito Draghi a Chigi. Mi hanno chiesto di pentirmi ma non ci penso proprio: aver portato Draghi al posto di Conte mi rende orgoglioso. di Maria Teresa Meli (Matteo Renzi)
Alfredo D’Attorre, transfuga pd che ora, tornato a «casa», siede in segreteria dem, in un’intervista all’Huffington Post invita Conte a «trattare con rispetto l’1% di Renzi». È una giornata come le altre per il centrosinistra. (Corriere Roma)
Matteo Renzi non usa mezzi termini nella sua ultima intervista, attaccando duramente Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, e delineando un futuro incerto per il centrosinistra. “Conte usa me per attaccare anche Schlein – accusa Renzi – il suo obiettivo è indebolire la segretaria del Pd. (Ottopagine)
L'avvocato del popolo e lo «spregiudicato conferenziere» Renzi governano insieme in molte città e si spartiscono poltrone e incarichi. (il Giornale)