L’Europa fallirà gli obiettivi 2030 sull’idrogeno rinnovabile
Il rapporto di monitoraggio di Acer, l’agenzia europea per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia, prende atto del ritardo e dell’incertezza che circonda domanda, investimenti e costi dell’idrogeno rinnovabile in Europa Foto di Gerd Altmann da Pixabay L’Europa fallirà i suoi obiettivi al 2030 di sviluppo di un mercato UE dell’idrogeno rinnovabile? È “probabile”, risponde l’Acer, l’agenzia europea per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia. (Rinnovabili)
Su altri media
La strada battuta da NextChem consente di valorizzare i rifiuti che non possono essere riciclati meccanicamente o altri tipi di rifiuti secchi indifferenziabili (il cosiddetto combustibile solido secondario o Css). (Il Sole 24 ORE)
Secondo lo studio, la pipeline totale di progetti per la produzione di idrogeno annunciati in Europa prevede una capacità complessiva di 14,4 milioni di tonnellate al 2030 (-8% rispetto al 2023), ma soltanto il 4% delle iniziative è già in fase di costruzione. (Hydronews)
Secondo quanto si legge sull'agenza Energia Oltre, il primo rapporto di monitoraggio sull’idrogeno dell’Acer – che ha il compito di monitorare il mercato emergente dell’idrogeno secondo le norme europee – evidenzia che, nonostante le ambiziose strategie dell’Ue, i progetti sull’idrogeno devono affrontare i rischi derivanti dalle incertezze sulla futura domanda e dai costi elevati. (LA STAMPA Finanza)
C’è una buona ragione per cui l’idrogeno è ritenuto un fattore chiave per la transizione verso un’economia a zero emissioni di carbonio. Elemento tra i più abbondanti nell’universo, l’idrogeno è un vettore energetico versatile, estremamente ricco di energia, leggero, che può essere immagazzinato per lunghi periodi. (ESG 360)