Processo Impagnatiello, secondo interrogatorio dell'ex barman: «Non penso di essere pazzo, ero un vaso saturo di bugie»

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Vanity Fair Italia INTERNO

«Svelare a Giulia che la tradivo è stato l'ennesimo sintomo che la mia testa stava impazzendo. Questo non vuol dire che ero pazzo, ma ero un vaso saturo di bugie e menzogne e non ero abituato a dire bugie. Era come se fosse strabordato qualcosa, come se dovessi svuotarlo perché qualcosa mi mangiava dentro», ha detto il 31enne. Non sa portare ragioni per il suo comportamento. «Non so perché ho confessato il tradimento, così come non so perché permettevo all'altra ragazza di vedere il mio cellulare dove c'era tutta la mia vita con Giulia». (Vanity Fair Italia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Impagnatiello: “Non penso di essere pazzo” Nel corso dell’interrogatorio Impagnatiello ha risposto alla domanda del suo difensore Samanta Barbaglia su come mai intorno a metà gennaio 2023 avesse per la prima volta raccontato a Giulia Tramontano della sua relazione parallela con un’altra ragazza. (Donna Moderna)

Sono “credibili” le dichiarazioni rese da Santino Tuzi che raccontò di aver visto Serena Mollicone entrare nella caserma di Arce il 1 giugno del 2001, intorno alle ore 11, e di non averla vista più uscire. (Frosinone News)

(Unioneonline/s.s.) "Ha un disturbo della personalità paranoide e ossessivo" è la conclusione a cui sono giunti i consulenti della difesa di Alessandro Impagnatiello. (L'Unione Sarda.it)

Giulia Gerardini, legale di Alessandro Impagnatiello, ha parlato al termine dell’udienza nella quale la corte d’Assise ha stabilito la perizia psichiatrica per il 31enne accusato dell’omicidio della fidanzata Giulia Tramontano: "I consulenti hanno dati contrastanti e quindi va nominato un perito per approfondire meglio. (ilmessaggero.it)

Giulia Gerardini, legale di Alessandro Impagnatiello, ha parlato al termine dell’udienza nella quale la corte d’Assise ha stabilito la perizia psichiatrica per il 31enne accusato dell’omicidio della fidanzata Giulia Tramontano: "I consulenti hanno dati contrastanti e quindi va nominato un perito per approfondire meglio. (La Repubblica)

Lo ha dichiarato la psicologa Silvana Branciforti, consulente della difesa di Alessandro Impagnatiello, al termine della sua deposizione nell’aula della Corte d’Assise di Milano durante l’udienza del processo dedicata alla conclusione dell’esame dell’ex barman, imputato di omicidio volontario pluriaggravato della compagna Giulia Tramontano. (Corriere TV)