Schiavi a 4 € l’ora nel supermarket: paga “sequestrata” e infortuni tenuti nascosti

Per saperne di più:
Morti sul lavoro

Quattro euro l’ora per 50 ore settimanali. Se la busta paga fosse stata superiore a 1.000 euro, tutte le somme eccedenti avrebbero dovuto essere restituite in contanti al datore di lavoro. Funzionavano così le cose nei cinque supermercati di Montepaone, Soverato e Chiaravalle, in provincia di Catanzaro, al centro dell’inchiesta della guardia di finanza che … (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

Pagava 4 euro all’ora i dipendenti. Imprenditore arrestato per sfruttamento. Sequestrati 27 milioni Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)

Anche Antonio Citriniti, responsabile dei punti vendita, ha scelto il silenzio. Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento del lavoro, estorsioni e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico Si è avvalso della facoltà di non rispondere Paolo Paoletti, 58 anni, imprenditore catanzarese nel settore dei supermercati tratto in arresto ieri dalla Guardia di finanza con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento del lavoro, estorsioni e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. (LaC news24)

Riportiamo di seguito la precisazione inviata dai Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale dell’Ordine di Catanzaro: (CatanzaroInforma)

I tre supermarket degli ‘schiavi’ a Catanzaro: “Erano pagati 4 euro l’ora, ferie limitate e gli infortuni venivano nascosti”. Tre arresti

Paghe da 4 euro l’ora a fronte di turni massacranti, anche di 50 ore settimanali, ferie limitate e, in caso di infortunio sul lavoro, l’obbligo di denunciare un incidente domestico. Erano diventati dei supermarket degli schiavi, secondo quanto sarebbe emerso dalle indagini della Guardia di finanza di Catanzaro, i punti vendita della catena dell’imprenditore Paolo Paoletti, di 51 anni, finito in carcere con le accuse di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento del lavoro, estorsioni e reati di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. (CityNow)

Ai domiciliari sono finiti anche una consulente del lavoro e la responsabile amministrativa dell’azienda. Dipendenti pagati quattro euro l’ora, ferie limitate e restituzione di parte degli stipendi. (LaC News24)

L’imprenditore è finito in carcere con le accuse di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento del lavoro, estorsioni e reati di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. (Il Fatto Quotidiano)