Le lacrime bellissime di Matteo Berrettini e altre quattro cose che non dimenticheremo della Coppa Davis vinta dall'Italia

Le lacrime di Berrettini Partiamo dalla fine perché quelle lacrime di Matteo Berrettini abbracciato a Jannik Sinner che ha appena fatto il punto decisivo nella finale con l'Olanda sono la somma di tutto quello che il tennista romano si è portato dentro negli ultimi anni. Ci sono le sofferenze fisiche, gli infortuni, il gossip, quella finale di un anno fa vissuta da spettatore. Proprio allora Sinner aveva taggato anche il suo nome sulla coppa. (Vanity Fair Italia)

Ne parlano anche altri giornali

L'Italia vince la Coppa Davis, Matteo Berrettini abbraccia Jannik Sinner e non trattiene le lacrime. Berrettini, protagonista assoluto del successo con la vittoria nel primo singolare, è il più emozionato nel gruppo tricolore. (Adnkronos)

Jannik Sinner al momento non è solo il numero uno mondiale del tennis, è semplicemente un avversario ingiocabile per chiunque, anche quando i rivali come De Minaur in semifinale o Griekspoor ieri giocano benissimo, praticamente al massimo. (Quotidiano Sportivo)

Il capitano non giocatore Paul Haarhuis non ha preso di buon grado la sconfitta rimediata in terra spagnola: “Non ho un buon rapporto con i secondi posti. (OA Sport)

Binaghi si gode il trionfo: "Siamo i più forti al mondo, dietro di noi un'intera Nazione"

Troppo incredibile, battere così i Paesi diventati Bassissimi e vedere una squadra azzurra rivincere il trofeo più storico del tennis, Sinner e Berrettini come una cosa unica, risollevare l'Insalatiera dodici mesi dopo quando tra la prima e la seconda erano passati 47 anni. (il Giornale)

«Questa vittoria vuol dire tanto per tutti noi. Siamo strafelici, ripeto. (Giornale di Sicilia)

La seconda volta in Davis ha un significato diverso, perché rende conclamato che nel tennis siamo i più forti al mondo. Anni e anni senza gloria. (La Gazzetta dello Sport)