L'Ue aumenta il controllo su TikTok dopo le notizie di un’interferenza russa nelle elezioni in Romania
Nel contesto delle elezioni rumene in corso, la Commissione ha intensificato il monitoraggio di TikTok ai sensi del Digital Services Act (DSA). Ciò riguarda l'esercizio delle competenze della Commissione ai sensi del DSA e non affronta il processo elettorale rumeno, che è una questione di competenza delle autorità rumene e, in ultima analisi, del popolo rumeno. La Commissione ha emesso un "ordine di conservazione" a TikTok ai sensi del DSA, ordinando alla piattaforma di congelare e conservare i dati relativi ai rischi sistemici effettivi o prevedibili che il suo servizio potrebbe comportare sui processi elettorali e sul discorso civico nell'UE. (La Stampa)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Probabilmente il popolo della Romania sta comprendendo che con la fine del regime comunista non è passato alla paradisiaca libertà ma a una forma di oppressione anche peggiore rispetto a quella precedente, dove se non altro la Romania era una potenza sovrana e senza debito. (Il Giornale d'Italia)
Ambulatorio: Viale Dante, 49 1) Dott.ssa Elisabetta Alia (SARdies.it)
Finalmente arriva a Sassari “Un anno sull’Altipiano. In guerra qualche volta abbiamo anche cantato”. (SARdies.it)
La Corte costituzionale della Romania ha annullato le elezioni presidenziali. Domenica 8 dicembre era previsto il ballottaggio tra la candidata filo-europea Elena Lasconi e quello di estrema destra Calin Georgescu arrivato in testa al primo turno, sullo sfondo di possibili ingerenze russe. (Il Messaggero Veneto)
Ad accendere i sospetti e le ansie di Bucarest, e a cascata delle autorità comunitarie, il fatto che durante la campagna elettorale, i contenuti di Călin Georgescu – candidato filo russo e anti Ue risultato poi vincitore -, sarebbero stati molto più spinti dall’algoritmo del social, con una presenza nei feed ben maggiore rispetto agli altri sfidanti. (Primaonline)
Gli Stati Uniti chiedono un'inchiesta approfondita sulle influenze della Russia sulle elezioni presidenziali e legislative in Romania, importante alleato di Washington nella NATO, dopo che a pochi giorni dal secondo turno delle elezioni presidenziali di domenica prossima il Consiglio supremo della difesa nazionale a Bucarest ha declassificato documenti in cui si denuncia un'«azione ibrida aggressiva della Russia» sulle elezioni che ha portato al risultato sorprendente, al primo turno, del candidato indipendente, ma con posizioni di estrema destra, filorusse e populista Calin Georgescu (23% delle preferenze) e a più del 30% dei voti per le forze di estrema destra alle legislative. (Corriere del Ticino)