Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla

La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania. Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. (Biancavilla Oggi)

La notizia riportata su altre testate

Fuori i nomi. Lo chiede la politica siciliana a Renato Schifani, dopo la denuncia del “balletto inqualificabile” per la selezione dei direttori sanitari e amministrativi di Asp e ospedali. Qualcuno, come l’ex Iena Ismaele La Vardera, applaudendo il governatore per aver fatto il primo passo “verso la conversione”; altri, come il suo leader Cateno De Luca, tacciandolo di ipocrisia. (Buttanissima Sicilia)

E quelle parole, cariche di rabbia e di una buona dose di frustrazione, pronunciate ieri all'indomani della chiusura del triste mercato delle vacche delle nomine in Sanità, si offrono a una duplice lettura, in base anche alla prospettiva, non solo politica, da cui vengono esaminate. (Giornale di Sicilia)

Aveva chiesto ai direttori generali di agire in autonomia e invece, lo dichiara lo stesso Schifani, la politica ha continuato a determinare gli assetti secondo logiche partitiche e personali sulle nomine ASP. (Telesud)

Nomine, cosa ha detto Schifani PALERMO – Si accendono i toni dopo le nomine dei direttori nelle aziende sanitarie. L’assessore alla salute Giovanna Volo fissa nuovi paletti, ma contemporaneamente le parole del presidente Renato Schifani scatenano la reazione di Barbagallo e D’Agostino. (Livesicilia.it)

Questi ultimi giorni sono stati caratterizzati dalle nomine nella sanita’. Ne’ politicamente ne’ professionalmente, tuttavia, sono riuscito ad appassionarmi al tema o ai nomi in questione. (Grandangolo Agrigento)

PALERMO- “Riteniamo che il confronto politico, franco e trasparente, sia necessario per impostare progetti, concordare obiettivi, verificare l’efficacia dell’azione amministrativa, nonché per rendere conto agli elettori. (Livesicilia.it)