Siria, i ribelli antigovernativi entrano a Aleppo: il video

Siria, i ribelli antigovernativi entrano a Aleppo: il video
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Corriere TV ESTERI

Gli insorti siriani sono entrati ad Aleppo, la seconda città più grande della Siria, e si sono scontrati con le forze governative. L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha dichiarato che i ribelli hanno fatto esplodere due autobombe alla periferia occidentale della città. Gli insorti si stavano avvicinando alla città da giorni e avevano conquistato diverse città e villaggi lungo il percorso. Un comandante degli insorti ha diffuso un messaggio registrato pubblicato sui social media in cui invita i residenti della città a collaborare con le forze in avanzata. (Corriere TV)

La notizia riportata su altri media

Gruppi armati che si oppongono al regime del presidente Bashar Assad sono arrivati ad Aleppo, la seconda città della Siria. Nelle immagini, la marcia di avvicinamento al centro urbano nel Nord del Paese. (La Stampa)

Gruppi armati che si oppongono al regime del presidente Bashar Assad sono arrivati ad Aleppo, la seconda città della Siria. Nelle immagini, la marcia di avvicinamento al centro urbano nel Nord del Paese. (la Repubblica)

L’attacco è stato il più intenso dal marzo del 2020, quando la Russia, intervenuta nel conflitto nel 2015 a favore di Assad, e la Turchia, che sostiene i ribelli, hanno concordato un cessate il fuoco, dopo un conflitto per procura durato anni che ha mietuto dal 2011 al 2023 più di 306.000 vittime civili, secondo le Nazioni Unite. (L'INDIPENDENTE)

Medio Oriente: si riaccende la guerra civile siriana

Paola Simonetti – Città del Vaticano Lo scontro tra il gruppo Hayat Tahrir al Sham (HTS) e i militari fedeli al presidente Bashar Al Assad ha ripreso vigore ieri, giovedì 28 novembre, con una controffensiva dei ribelli nati da una costola di Al Qaeda. (Vatican News - Italiano)

– Sono 242 le persone rimaste uccise nei combattimenti in corso da tre giorni tra forze siriane e ribelli islamisti su diverse linee del fronte nelle campagne di Idlib e Aleppo, nel nord-ovest della Siria. (Agenzia askanews)

Il conflitto, iniziato nel 2011 all’indomani delle primavere arabe, non era mai stato definitivamente concluso, tuttavia dal 2020 reggeva un precario equilibrio fra i principali contendenti: il governo di Bashar al-Assad, che controlla gran parte del Paese ed è supportato dai russi e dagli iraniani; le forze curde delle Sdf, coadiuvate dagli americani; infine le milizie islamiste di Hayʼat Taḥrīr al-Shām (Hts), che hanno la loro base di potere nella città di Idlib e sono appoggiate più o meno indirettamente dalla Turchia. (Panorama)