Siria, i ribelli antigovernativi entrano a Aleppo: il video
Gli insorti siriani sono entrati ad Aleppo, la seconda città più grande della Siria, e si sono scontrati con le forze governative. L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha dichiarato che i ribelli hanno fatto esplodere due autobombe alla periferia occidentale della città. Gli insorti si stavano avvicinando alla città da giorni e avevano conquistato diverse città e villaggi lungo il percorso. Un comandante degli insorti ha diffuso un messaggio registrato pubblicato sui social media in cui invita i residenti della città a collaborare con le forze in avanzata. (Corriere TV)
La notizia riportata su altri media
Un’offensiva preparata per mesi da milizie antigovernative, qaidiste e filo-turche, guidata dal gruppo Hayat Tahrir al Sham, ha travolto in poco più di 24 ore una cinquantina di località nel nord e nord-ovest del Paese. (rsi.ch)
Mercoledì 27 novembre, poche ore dopo l’entrata in vigore del cessate-il-fuoco fra Israele e Hezbollah, la guerra civile siriana si è prepotentemente riaccesa. (Panorama)
Di Shors Surme – Si tratta del primo grande attacco di questo tipo dal 2016 da parte di gruppi armati contro la seconda città più grande della Siria, con intensi attacchi del governo siriano, sostenuto da Russia, Iran e i loro alleati, contro il Consiglio di liberazione siriano e da altri gruppi armati sostenuti dalla Turchia. (Notizie Geopolitiche)
È riesplosa inaspettatamente mercoledì la guerra per procura in Siria, dove l’organizzazione islamista Hayat Tahrir al-Sham (HTS), considerata terroristica da diversi Stati, compresi USA e Turchia, ha lanciato attacchi nella provincia nordoccidentale di Aleppo, controllata dall’esercito regolare siriano del presidente Bashar al-Assad, provocando decine di vittime civili. (L'INDIPENDENTE)
Con un’offensiva sorprendente le milizie ribelli in meno di tre giorni sono riuscite a sbaragliare l’esercito governativo e penetrare all’interno di Aleppo, la seconda città del Paese che era stata completamente distrutta in anni di combattimenti conclusi nel 2016. (la Repubblica)
L’Iran che conferma di essere al fianco di Damasco e accusa i nemici di sempre, Israele e Stati Uniti, di avere dato il via libera a un’offensiva che ha fatto oltre duecento morti. Miliziani che entrano ad Aleppo (ilmessaggero.it)