La profezia di Bill Gates: "La prossima pandemia più letale del Covid"
Secondo Gates, gran parte dell’innovazione per prepararsi a una futura pandemia potrebbe anche essere utile per affrontare i problemi sanitari globali esistenti, ad esempio creando un vaccino per l’Hiv e migliori vaccini per la tubercolosi e la malaria
Abbiamo anche bisogno di più strumenti per contenere rapidamente focolai nel momento in cui si verificano, grazie a test rapidi, prontamente disponibili, e migliori sistemi logistici per arginare più velocemente". (Sky Tg24)
Ne parlano anche altre fonti
Billa Gates è stato classificato come il quarto uomo più ricco al mondo con il suo patrimonio di 124 miliardi di dollari. Bill Gates già chiede a governi e governanti di tutto il mondo di pensare e di prepararsi alla prossima epidemia globale. (Il Riformista)
Perché abbiamo speso cifre enormi in deterrenti nucleari e investito molto poco invece in un sistema che possa fermare un’epidemia. Non siamo pronti”. (Corriere TV)
Quello che non si sa, ovviamente, è se la prossima sarà peggiore di quella che il mondo sta vivendo da due anni a questa parte. Obiettivo della Cep è raccogliere 3,5 miliardi di dollari per accorciare il tempo necessario a sviluppare un nuovo vaccino a soli 100 giorni. (IL GIORNO)
E' quella "rivelata" da Bill Gates che da Dubai ha parlato in collegamento al Forum sugli Obiettivi Globali per Tutti. Nell'annunciare la donazione, Bill Gates ha messo in guardia su possibili pandemie peggiori del coronavirus e ha invitato i governi a contribuire con miliardi di dollari alla preparazione per una prossima epidemia (ilmattino.it)
Bill Gates, recentemente confermato dalla rivista internazionale ‘Forbes’ come uno dei 10 uomini più ricchi sulla Terra, ha messo in guardia i governi di tutto il mondo in vista del potenziale arrivo di “pandemie molto peggiori” del Covid-19. (Virgilio Notizie)
Gli spazi chiusi sono più pericolosi, ma è possibile minimizzare i rischi se si mettono in campo tutte le misure disponibili per contrastare il contagio tramite aerosol. Alla prova parteciparono solo 61 dei 120 membri del coro, che cercarono di mantenere le distanze e l’igiene. (La Stampa)