Borsa di Mosca chiusa per il secondo giorno consecutivo
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Le sanzioni occidentali che colpiscono le banche e la Banca centrale russa scatenano una corsa al contante, in cerca soprattutto di dollari. Le quotazioni della valuta russa cedono infatti il 30% nel mercato ufficiale di Mosca, dopo che la Banca centrale ha ritardato di tre ore le contrattazioni. (ilmessaggero.it)
Altro che l'esclusione dal circuito di messaggistica per i pagamenti internazionali denominato Swift, l'opzione nucleare - che molti non esitano a paragonare a una dichiarazione di guerra - messa sul tavolo da Stati Uniti e Unione Europea è l'attacco al forziere di Vladimir Putin, il bottino di 630 miliardi di dollari in riserve valutarie che il Cremlino ha accumulato nel corso degli ultimi anni in vista di un conflitto militare al quale, è evidente, si era preparato da tempo (L'HuffPost)
Rublo in caduta libera, code ai Bancomat in Russia, petrolio e oro in impennata, vendite a raffica sui titoli in portafoglio da parte dei risparmiatori. Volano i prezzi delle materie prime e le Borse tornano in rosso, dopo la breve ripresa della fine della settimana scorsa. (Corriere della Sera)
I Paesi occidentali hanno vietato i rapporti con la Banca […] Le sanzioni. (Il Fatto Quotidiano)
Borsa chiusa e rublo a picco. Mentre le autorità decidevano di tenere chiusa la Borsa, il rublo cominciava a sprofondare. Una situazione «drammatica», ammette la stessa governatrice della Banca centrale, Elvira Nabiullina, mentre anche dagli oligarchi fedeli al Cremlino si alza qualche mugugno e la protesta continua a serpeggiare tra la popolazione. (Giornale di Sicilia)
uando ha visto crollare il rublo, il trentaduenne Nikolaj Konayev si è precipitato nel centro di Mosca presso la sua filiale di Vtb, la seconda banca russa dopo Sberbank, entrambe sanzionate dall’Occidente dopo l’invasione russa dell’Ucraina. (La Repubblica)