Lo spettro dei dazi sulla crisi tedesca
Giorni duri, questi, per alcuni capi di governo. Il presidente americano, Joe Biden, che aveva già dovuto abbandonare il sogno di un secondo mandato durante la scorsa estate, a gennaio sarà costretto a salutare lo studio ovale senza poterlo lasciare alla sua vice, Kamala Harris, nettamente sconfitta da Donald Trump. Dall’altro lato dell’oceano, per una curiosa quanto puntuale coincidenza,a urne ancora aperte o perlomeno ben calde, Benjamin Netanyahu e Olaf Scholz licenziano, rispettivamente, il ministro della Difesa e quello delle Finanze. (ilmessaggero.it)
Su altre fonti
Il ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti non era scontato. Infatti, secondo alcuni sondaggi pre-elettorali (Euronews) la candidata democratica, Kamala Harris, aveva il 48,7% di probabilità di essere eletta, mentre altri autorevoli modelli previsionali, come FiveThirtyEight e The Economist, attribuivano a Trump un margine di successo del 54%. (Economia Sicilia)
Già nel 2008 … A Clairton, prima delle grandi crisi degli anni Settanta c’erano circa 25mila abitanti, negozi, vita, una agiata sicurezza economica. (la Repubblica)
Con Kamala Harris l’Europa avrebbe avuto una sensazione di scampato pericolo, ma non sarebbe cambiato molto. Anche lei aveva un'agenda orientata al protezionismo e avrebbe attuato un progressivo disingaggio dalla guerra in Ucraina perché costretta da un congresso diviso», spiega Carlo Altomonte, docente di politica economica dell’Università Bocconi di Milano. (Corriere della Sera)
I rapporti con la Cina resteranno all’insegna dei dazi, ma c’è chi nel paese preferisce Trump a Harris. Anche per l’Unione europea si prospetta una nuova guerra commerciale con l’elezione di Trump. (LifeGate)
"Realizzare finalmente una politica industriale e commerciale simile a quella che gli Stati Uniti hanno messo in campo sin dalla prima presidenza di Donald Trump e poi confermata e addirittura rafforzata in alcuni casi dall'amministrazione Biden. (La Provincia di Cremona)