Bologna, operaio cade da un traliccio e muore

Sasso Marconi (Bologna), 29 novembre 2024 – Stava lavorando su un traliccio dell’alta tensione. Era solo Giuseppe Schettino, 50 anni, quando è precipitato al suolo. Tecnico di una ditta specializzata in cablaggi, per l’uomo, malgrado i soccorsi e la corsa disperata all’ospedale Maggiore, non c’è stato nulla da fare. Schettino è l’ennesima vittima sul lavoro di un anno terribile per Bologna, una vittima che arriva nel giorno dello sciopero generale, con 30mila persone in piazza a sfilare anche per il diritto alla sicurezza. (il Resto del Carlino)

La notizia riportata su altre testate

“Ieri quando è arrivata la notizia della scomparsa di Giuseppe, sono rimasto attonito, senza parole. Per cause da accertare l’uomo è appunto precipitato dal traliccio. (Potenza News )

– Un fascicolo, al momento senza indagati, è stato aperto in procura per la morte di Giuseppe Schettino. A dare l’allarme al 118 un residente della zona, che aveva visto l’uomo a terra, in gravissime condizioni, nei pressi del traliccio sul quale stava lavorando. (il Resto del Carlino)

Nonostante il rapido intervento dei soccorsi, Schettino è deceduto durante il trasporto all’Ospedale Maggiore di Bologna. L’uomo, impiegato presso un'azienda appaltatrice di Enel, la Elecnor Italia, è precipitato da un’altezza di tre metri per cause ancora da chiarire. (Collettiva.it)

Bologna, morto sul lavoro nel giorno dello sciopero generale: il tecnico Giuseppe Schettino cade da un traliccio a Sasso Marconi

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Giuseppe Schettino, 50 anni, stava lavorando su un traliccio dell’alta tensione in zona Fontana, a Sasso Marconi, in provincia di Bologna, quando per cause da accertare, è precipitato. E' accaduto intorno alle 11:30 di venerdì mattina proprio mentre era in corso la manifestazione dei lavoratori in piazza Maggiore. (La Repubblica)

È successo nella tarda mattinata del 29 novembre, in località Fontana nel Comune di Sasso Marconi; proprio mentre tanti altri lavoratori «hanno svuotato le fabbriche» per rivendicare i propri diritti con un imponente sciopero generale. (Corriere della Sera)