Supplenze da GPS 2024, anno nuovo problema vecchio: l’algoritmo non torna indietro. Chi è rinunciatario

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Orizzonte Scuola INTERNO

Supplenze da GPS 2024, anno nuovo problema vecchio: l’algoritmo non torna indietro. Chi è rinunciatario Di Supplenze da GaE e GPS per l’anno scolastico 2024/25: arrivano i primi chiarimenti in risposta ai reclami ricevuti dopo il primo bollettino di nomine. A volte purtroppo la domanda per le max 150 preferenze viene compilata in modo tale che le preferenze non si incontrano con le effettive disponibilità presenti in quel turno e l’aspirante diventa rinunciatario, anche se la cattedra scelta dovesse poi essere presente al turno successivo. (Orizzonte Scuola)

Su altri media

Nomine supplenze a Milano, “non è vero che è stanno avvenendo regolarmente”. Interviene la UIL scuola Lombardia Di (Orizzonte Scuola)

«Come l’anno scorso sono numerosi i docenti scavalcati nonostante i lauti punteggi – denuncia il sindacato ADL Cobas -. Questi docenti rimarranno disoccupati dato che l’algoritmo procede inesorabilmente, nonostante le sue falle tecniche, a nominare docenti con punteggio inferiore. (LegnanoNews.com)

La protesta dell'Adl Cobas dopo la mancata nomina e incarico (LAPRESSE)

Un gruppo di insegnanti si è riunito questa mattina davanti alla sede del provveditorato di via Sant’Antonio a Mompiano per manifestare il proprio disappunto per il caos sulle nomine dei supplenti che si è verificato ieri. (Corriere della Sera)

Confusione e smarrimento oggi a Brescia. Oltre tremila docenti, convocati con poche ore di preavviso per la firma dei contratti di supplenza, si sono visti negare la presa di servizio a causa di un’improvvisa sospensione decisa dall’Ufficio Scolastico Territoriale. (Orizzonte Scuola)

Brescia. «Lunedi 2 settembre i/le docenti precari hanno subito l’ennesima ingiustizia. Convocati all’ultimo minuto per la presa di servizio, si sono trovati davanti a un caos totale: errori nell’algoritmo hanno costretto molti a essere rimandati a casa, trattenuti per ore o a firmare con la minaccia che tutto potesse essere annullato». (QuiBrescia.it)