Dalla casa scoperchiata a Busano, a Cogne con le auto nel torrente e la cascata di Noasca: le immagini choc del maltempo

Una casa completamente scoperchiata a Busano, centro del Canavese tra Torino e Ivrea, le auto inghiottite dal torrente in piena come fossero macchinine, una maxi frana che ha riversato sull'asfalto decine di metri cubi di materiale e solo per un caso non ha fatto una strage, raffiche di vento a San Ponso che hanno raggiunto i 100 chilometri orari e hanno danneggiato fortemente gli edifici, sbriciolandoli in alcuni punti: sono queste le immagini simbolo, oltre che choc, del maltempo nelle ultime ore. (La Stampa)

La notizia riportata su altre testate

È il racconto di Federico, testimone della tromba d'aria che nella serata di sabato 29 giugno ha sventrato una casa a Busano Canavese. "Tutto è iniziato verso le 9 di sera, nel giro di 4-5 minuti si è scatenato un vento forte che ha divelto il tetto di due case, le tegole che sono partite hanno danneggiato il mio tetto. (La Repubblica)

Sono molti i disagi che gli abitanti delle nostre valli stanno affrontando in queste ore. In diverse zone, come in località Foresta, nel comune di Castelnuovo Nigra, mancano luce ed elettricità. (QC QuotidianoCanavese)

Il VIDEO in alto. All'interno dell'abitazione si trovavano una 90enne e il figlio per fortuna rimasti illesi. (iLMeteo.it)

Case sventrate da una tromba d'aria a Busano Canavese: "Non potevo uscire, sentivo cadere le tegole e le lamiere"

Salvo anche il gatto di famiglia. In via Matteotti una casa è stata letteralmente sventrata da una tromba d'aria, al culmine dell'ondata di maltempo che ha colpito diversi Comuni del Canavese con ampie grandinate, frane e fiumi in piena. (QC QuotidianoCanavese)

Sono le 23.30 di sabato. Siamo usciti il più in fretta possibile. (La Stampa)

"Tutto è iniziato verso le 9 di sera, nel giro di 4-5 minuti si è scatenato un vento forte che ha divelto il tetto di due case, le tegole che sono partite hanno danneggiato il mio tetto. Dietro a noi c'è una casa con il tetto divelto. (La Stampa)