Ancora proteste contro il Green Pass nelle città italiane: aperta una raccolta firme per referendum – FOTO e VIDEO
Al grido di “libertà, libertà”, i manifestanti sono stati dirottati nelle strade limitrofe, per poi dirigersi verso la sede Rai, dove hanno scandito frasi come “libertà”, “buffoni” e “no Green Pass”.
MeteoWeb. Come ormai avviene ogni sabato, migliaia di persone sono scese nelle piazze italiane per protestare contro il Green Pass.
Proprio oggi, è cominciata la raccolta firme per il referendum per l’abrogazione del Green Pass. (MeteoWeb)
Se ne è parlato anche su altri media
Castellino negli scorsi giorni era già stato destinatario di un Daspo sportivo emesso dalla Questura di Roma della durata di cinque anni, collegato proprio alle manifestazioni no green pass a cui aveva partecipato in precedenza. (Fanpage.it)
Passano una cinquantina di minuti, ed ecco il solito copione: "Corteo, corteo". No, il corteo va avanti per un sit-in sotto la sede della Rai, da tempo indicata sulle chat come "megafono del potere" da colpire. (IL GIORNO)
Circa un migliaio i partecipanti dietro lo striscione "Uniti per la libertà di scelta". "Anche oggi facciamo questo corteo per fare vedere a tutti quanti che esistiamo - ha spiegato Luca Abbà, volto noto del movimento No Tav - da alcuni giorni stiamo vedendo gli effetti di questo provvedimento con sospensioni sul lavoro. (La Repubblica)
Tra gli ormai soliti cori («Libertà libertà», «no Green pass» e «Giù le mani dai bambini») scanditi dalla piazza si è aggiunto quello di «Giù le mani dal lavoro» dopo l’estensione dell’obbligatorietà del certificato verde nei luoghi di lavoro pubblici e privati. (Corriere Milano)
Con la partenza del corteo anche la pioggia Dopo i numerosi interventi al microfono – contro il certificato verde ma anche contro i vaccini e il governo Draghi – e dopo la promessa di iniziative legali contro l’obbligo del certificato verde, i partecipanti alla manifestazione si sono messi in corteo. (Genova24.it)
E' servito l'intervento degli agenti della polizia locale per evitare che gli automobilisti raggiungessero il corteo, intenzionati a venire a contatto con i manifestanti. Stavolta però hanno dovuto cambiare percorso, obbligati dalla Questura dopo le proteste dei commercianti di via Roma e delle piazze. (PadovaOggi)