Caso Albania, il Cdm approva il decreto legge su migranti e Paesi sicuri
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"Mi auguro che non accada" il ripetersi di decisioni come quella del Tribunale di Roma, che nei giorni scorsi non ha convalidato il trattenimento dei migranti all'interno del cpr in Albania. Nell'auspicio del guardasigilli Carlo Nordio c'è la ratio con cui il governo ha varato un decreto legge per inserire l'elenco dei Paesi sicuri non più in un decreto interministeriale ma in una norma primaria, che "il giudice non può disapplicare: se la ritiene incostituzionale può fare ricorso alla Consulta". (Tiscali Notizie)
Ne parlano anche altre testate
Dopo l’annullamento del trasferimento dei primi migranti nei centri “italiani” costruiti in Albania da parte del Tribunale di Roma, il Consiglio dei Ministri emana un nuovo decreto che rivede le norme in materia di espulsione dei migranti verso i cosiddetti «Paesi sicuri». (L'Unione Sarda.it)
"I giudici italiani sui migranti deportati in Albania hanno applicato una sentenza della Corte di giustizia europea del 4 ottobre, che io stessa avevo letto a Meloni in Aula, ma lei è chiusa nel suo palazzo e non ascolta e pensa di fare tutto giusto. (La Stampa)
(Adnkronos) – (il Fatto Nisseno)
Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al dl sui Paesi sicuri che mira a blindare gli hotspot in Albania. La misura trasla l’elenco dei ventidue Paesi considerati sicuri dal decreto interministeriale della Farnesina, l’Interno alla Giustizia, a un decreto ad hoc, con l’obiettivo di renderlo norma primaria. (Nicola Porro)
L'elenco, che contiene 19 Paesi e non più 22, sarà oggetto di "un aggiornamento periodico annuale, e che vedrà il vaglio anche delle commissioni parlamentari", spiega ancora Mantovano. "Certamente non si escludono ulteriori interventi, vedremo che succede, vorremo far funzionare le norme europee sui rimpatri". (Civonline)
Quello che è emerso negli ultimi giorni è la volontà del governo di dare una definizione più chiara di Paese sicuro, quando si parla di Paese di origine dei migranti. Una decisione che ha scatenato una bufera politica e uno scontro durissimo tra governo e magistrati. (RSI.ch Informazione)