Omicidio Sofia Stefani, concessi i domiciliari all'ex comandante Giampiero Gualandi
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Il giudice per le indagini preliminari di Bologna, Domenico Truppa, ha concesso gli arresti domiciliari a Giampiero Gualandi, l'ex comandante della polizia locale di Anzola Emilia, accusato dell'omicidio della collega Sofia Stefani. La decisione, che ha suscitato perplessità e indignazione tra i familiari della vittima, si basa sull'ipotesi che l'uomo non rappresenti un pericolo in contesto familiare, in assenza di stress.
Il tragico episodio risale al 16 maggio scorso, quando Gualandi, 63 anni, ha ucciso la vigilessa 33enne all'interno del proprio ufficio. Secondo le ricostruzioni, il delitto si sarebbe consumato in un momento di forte tensione emotiva, legata a una relazione extraconiugale tra i due, giunta a un livello critico di esasperazione.
Nonostante la gravità del reato, il giudice ha ritenuto che Gualandi possa trascorrere il periodo delle festività natalizie a casa, con la propria famiglia. Tale decisione è stata motivata dalla presunta assenza di pericolosità dell'uomo in un ambiente privo di stress, come quello domestico. Tuttavia, i genitori di Sofia Stefani hanno espresso forti dubbi sulla scelta del magistrato, temendo che l'ex comandante possa reiterare il reato.
La vicenda giudiziaria ha visto Gualandi in attesa di giudizio per oltre sei mesi, durante i quali sono emerse diverse problematiche legate alla concessione degli arresti domiciliari.