Marco Liorni su Rai 1: Sarà lui a condurre l'Anno che verrà" al posto del "fuggitivo" Amadeus

Marco Liorni è di certo uno dei volti più noti della Rai degli ultimi anni, in veste di conduttore televisivo ha infatti già dimostrato più volte di saperci fare molto. Non per niente a lui è stata anche affidata la conduzione de L'Eredità, il quiz record di ascolti sulla Tv nazionale. Adesso però, sembra che per lui stia per iniziare un'altra avventura del tutto nuova. L'anno che verrà: Marco Liorni prende il posto di Amadeus Sì, esatto. (Movieplayer)

Se ne è parlato anche su altri giornali

A lanciare l'indiscrezione è il noto portale di gossip Dagospia, che svela anche un altro dettaglio. (Today.it)

‘Il Festival di Sanremo’ a Carlo Conti, ‘Affari Tuoi’ a Stefano De Martino, ‘L’Anno che verrà’ a Marco Liorni. Sostituire una colonna portante come Amadeus non è stato facile. La Rai ha dovuto farlo perché il conduttore se n’è andato a Discovery. (LAPRESSE)

Il condizionale è d'obbligo anche se il nome del conduttore è stato riportato da Dagospia in queste ore. «I vertici Rai, escluso l'impegnatissimo Carlo Conti, hanno deciso di puntare su Marco Liorni, che tornerà dal prossimo novembre alla conduzione de l'Eredità, quiz record d'ascolti. (leggo.it)

Il Capodanno di Rai 1 sarà con Marco Liorni: sarà lui a sostituire Amadeus alla conduzione di L’anno che verrà, il tradizionale appuntamento dell’ammiraglia Rai con lo show che accompagna il pubblico al brindisi di mezzanotte. (la Repubblica)

Con l'addio di Amadeus alla Rai, oltre a Sanremo e Affari Tuoi c'è un'altra casella da riempire, quella de L'Anno che Verrà. L'appuntamento con il capodanno di Rai1 negli ultimi anni era stato appannaggio del conduttore degli ultimi cinque festival, che da quest'anno dovrà necessariamente passare la mano con il suo trasferimento al Nove a partire dal prossimo autunno. (Fanpage.it)

Un momento di grandi cambiamenti ed estremamente delicato per la nostra rete pubblica, che si appresta a a far i conti con una stagione televisiva particolarmente turbolenta che la fede depredata di alcuni dei suoi volti più amati di sempre. (Libero Magazine)