Ucraina, Meloni: non confondere pace con invasione

"Ho sentito qui diversi parlare di pace. Penso però che dobbiamo dare alle parole il giusto significato che hanno: la parola pace non può essere confusa con la parola invasione perché pace e invasione sono due concetti molto diversi, su questo bisogna essere franchi". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo al vertice Ue-Celac a Bruxelles."E se qualcuno - ha aggiunto - ritiene di poter confondere queste due parole non si rende conto che un mondo nel quale non dovesse più esistere il diritto internazionale, un mondo nel quale chi è militarmente più forte può liberamente invadere il suo vicino non sarà mai un mondo di pace. (Tiscali Notizie)

Se ne è parlato anche su altre testate

Dall'altra, la reticenza se non la contrarietà di diversi Stati dell'America Latina - guidati dal Nicaragua ma fiancheggiati anche dal Brasile - a puntare il dito contro Mosca. (AGI - Agenzia Italia)

Otto anni senza vedersi sono tanti, e pesano. L’ultimo vertice tra la Ue e la Celac, la Comunità degli Stati latinoamericani e caraibici, si era svolto nel 2015: prima del Covid e dell’invasione dell’Ucraina, insomma in un altro mondo. (Liberoquotidiano.it)

dal nostro inviato MARCO BRESOLIN La premier alla riunione Ue-Celac: state dalla parte giusta. Ma Nicaragua, Cuba e Venezuela replicano: “Ipocrisia” (La Stampa)

Una Giorgia Meloni a tutto campo, quella che è intervenuta al vertice Ue-Celac, la Comunità degli stati latinoamericani e dei Caraibi. E ha ribadito la posizione sua e del governo: "Ho sentito qui diversi parlare di pace. (Liberoquotidiano.it)

Fronti opposti che bloccano per ore la dichiarazione finale, sulla quale gli sherpa discutono da ieri. Ma anche a Bruxelles, al summit dei 27 leader dell’Ue con i 33 leader del Celac, la comunità degli Stati latino-americani e caraibici. (L'HuffPost)

Al vertice erano convocati 48 Paesi di Europa, Caribe e America Latina. Ma nel corso del Celac, durato il 17 e il 18 luglio, diversi capi di Stato hanno deciso di lasciare l’Europa Building, sede del Consiglio europeo: oltre a Giorgia Meloni, se ne sono andati l’olandese Mark Rutte e il francese Emmanuel Macron. (Il Fatto Quotidiano)