Julia Ituma, un docente ai funerali: “Noi adulti dobbiamo capire, ma voi giovani dovete parlare. Era un genio”

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Tecnica della Scuola SPORT

Un grave fatto di cronaca ha scosso l’Italia negli ultimi giorni. Si tratta della morte della giovane pallavolista 18enne Julia Ituma, in forza all’Igor Gorgonzola Novara, che ha perso la vita a Istanbul, in Turchia, lo scorso 13 aprile, il giorno dopo aver disputato la semifinale di ritorno di Champions League, in circostanze ancora da chiarire. Ieri, 18 aprile, dopo che la salma della giovane sportiva è tornata in Italia, sono stati celebrati i funerali, nella chiesa di San Filippo Neri a Milano, alla presenza del ministro dello Sport Andrea Abodi. (Tecnica della Scuola)

La notizia riportata su altri giornali

«Viviamo in una società che corre troppo veloce e bada solo al risultato; che ogni tanto sente, ma molto meno ascolta. E questo accade anche nello sport, a maggior ragione nell’alto livello dove devi confrontarti con pressioni quotidiane che sono anche molto cambiate rispetto a quelle a cui era abituata la mia generazione». (IlNapolista)

Avrete saputo della doppia uscita del ministro Lollobrigida: quella infelicissima sui rischi di «sostituzione etnica» e quella apprezzabile ma velleitaria sull’incentivazione delle nascite, come se il tasso di natalità dipendesse soltanto dall’economia e non anche dalla psicologia: un popolo smette di riprodursi quando smette di avere fiducia nel futuro (successe già ai tempi della Roma imperiale, e se non riuscì Augusto a invertire la tendenza, difficile che ce la faccia lui). (Corriere della Sera)

"Si affollano - ha scritto l'arcivescovo - domande, inquietudini, sensi di colpa che si accompagnano a ricordi lieti, memorie di imprese entusiasmanti. (AGI - Agenzia Italia)

Le tante persone hanno circondato i familiari per una parola e un abbraccio, impedendo loro di fatto di poter uscire subito dalla chiesa. (Il Fatto Quotidiano)

Il vescovo di Milano Delpini: "Enigma incomprensibile" Era presente anche il ministro dello Sport Andrea Abodi. (ilGiornale.it)

«Appena arrivato in questa parrocchia, nel 2019, ricordo la chiamata di Julia a giocare in squadre importanti. Ma anche dopo questo salto di qualità l’abbiamo seguita e abbiamo tifato per lei, ed è diventata motivo di rinnovato entusiasmo nella nostra piccola realtà sportiva. (Vanity Fair Italia)