Sanzioni, Mosca colpita: banche senza contanti, Borsa chiusa e rublo -30%
Gli analisti tengono però d'occhio soprattutto l'andamento dei credit default swap, gli ombrelli contro il rischio di bancarotta.
A finire a gambe all'aria fu un colosso come l'hedge fund Long-Term Capital Management e si sfiorò la crisi finanziaria globale
Quelli russi a cinque anni sono balzati a quota 412, mettendo a segno un aumento del 72% in una settimana.
Dopo il divieto ai broker di vendere titoli per conto di non residenti, arriva la strizzata violenta ai tassi, alzati ieri dal 9,5% al 20%. (ilGiornale.it)
Su altri media
Un indebolimento accentuato dalle ultime sanzioni annunciate dagli Usa, che hanno vietato tutte le transazioni con la Banca centrale russa e il fondo sovrano Rdif Una situazione «drammatica», ammette la stessa governatrice della Banca centrale, Elvira Nabiullina, mentre anche dagli oligarchi fedeli al Cremlino si alza qualche mugugno e la protesta continua a serpeggiare tra la popolazione. (Giornale di Sicilia)
Dopo un primo round, nel quale Usa, Ue e Regno Unito avevano escluso alcune banche russe dai mercati finanziari occidentali, è arrivato un secondo colpo. Le sanzioni. (Il Fatto Quotidiano)
Le quotazioni della valuta russa cedono infatti il 30% nel mercato ufficiale di Mosca, dopo che la Banca centrale ha ritardato di tre ore le contrattazioni. In una nota, la Banca centrale di Mosca ha spiegato che l'operazione è destinata a proteggere la stabilità finanziaria e i risparmi dei cittadini dalla svalutazione. (ilmessaggero.it)
Le notizie della prima mattinata davano il rublo crollato del 30% sul dollaro, l’euro in calo dell’1,1% su dollaro e yen Volano i prezzi delle materie prime e le Borse tornano in rosso, dopo la breve ripresa della fine della settimana scorsa. (Corriere della Sera)
Altro che l'esclusione dal circuito di messaggistica per i pagamenti internazionali denominato Swift, l'opzione nucleare - che molti non esitano a paragonare a una dichiarazione di guerra - messa sul tavolo da Stati Uniti e Unione Europea è l'attacco al forziere di Vladimir Putin, il bottino di 630 miliardi di dollari in riserve valutarie che il Cremlino ha accumulato nel corso degli ultimi anni in vista di un conflitto militare al quale, è evidente, si era preparato da tempo (L'HuffPost)
uando ha visto crollare il rublo, il trentaduenne Nikolaj Konayev si è precipitato nel centro di Mosca presso la sua filiale di Vtb, la seconda banca russa dopo Sberbank, entrambe sanzionate dall’Occidente dopo l’invasione russa dell’Ucraina. (La Repubblica)