Perché i giudici non hanno riconosciuto le aggravanti di stalking e crudeltà a Filippo Turetta

Perché i giudici non hanno riconosciuto le aggravanti di stalking e crudeltà a Filippo Turetta
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L’avvocato penalista Daniele Bocciolini ha spiegato a Fanpage.it perché sono state escluse le aggravanti della crudeltà e dello stalking per Filippo Turetta, condannato all'ergastolo dalla Corte d'Assise di Venezia per il femminicidio di Giulia Cecchettin. I giudici hanno invece riconosciuto la premeditazione. (Fanpage.it)

Ne parlano anche altri media

Dopo la sentenza che condanna Filippo Turetta all'ergastolo per l'omicidio di Giulia Cecchettin, l'ex fidanzata uccisa l'11 novembre 2023, con 75 coltellate, Pomeriggio Cinque ha raccolto le dichiarazioni del papà e degli zii della ragazza. (Mediaset Infinity)

La sentenza arriva dopo cinque udienze di un processo breve perchè si è svolto, col consenso della difesa e della Procura, senza l’ascolto di testimoni e senza ulteriori consulenze. I due giudici togati e i sei popolari, presieduti dall’esperto Stefano Manduzio, hanno accolto la richiesta del pm che aveva definito il delitto "l’ultimo atto di controllo" da parte di Turetta nei confronti della ragazza che l’aveva lasciato. (Liberoquotidiano.it)

È il giorno della sentenza. È cominciata alle 9.30 di oggi, martedì 3 dicembre, nella Corte d'Assise del Tribunale di Venezia l'udienza che porterà alla sentenza nei confronti di Filippo Turetta, il 22enne padovano a processo per l'omicidio di Giulia Cecchettin. (ilgazzettino.it)

Filippo Turetta condannato all'ergastolo: come ha reagito durante la lettura della sentenza

Ma, a differenza di quanto il senso comune suggerisca, ergastolo non vuol dire necessariamente carcere a vita, e qualora vi fosse condannato, Turetta potrebbe non passare tutti i suoi anni dietro alle sbarre. (il Resto del Carlino)

Oltre alla condanna penale, la corte ha stabilito un risarcimento alle parti civili. Filippo Turetta Ergastolo (iLMeteo.it)

Ergastolo per Filippo Turetta. La giuria, presieduta dal togato Stefano Manduzio - affiancato dalla giudice a latere Francesca Zancan e da sei popolari -, ha accolto in pieno la richiesta di condanna formulata dalla procura e ha confermato le accuse per il ventiduenne ritenuto responsabile dell’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, uccisa con 75 coltellate la sera dell’11 novembre 2023. (Liberoquotidiano.it)