Per l’Unione la sfida è non essere irrilevante

Sono molti e gravi: lo possono rendere un annus horribilis o – ce lo auguriamo – un annus mirabilis, di riscatto per l’Italia e per l’Europa. Una guerra sull’uscio di casa. Un’altra guerra che incombe sul Mediterraneo. La pressione espansionista di Russia e Cina, due potenze imperialiste decise a dilagare in ogni continente (Putin s’è già installato in Libia, a 100 km dalle nostre coste). La prospettiva per noi europei di dover mandare un contingente militare a presidio del confine con la Russia nel caso dell’auspicata pace tra Mosca e Kiev (L'Eco di Bergamo)

Se ne è parlato anche su altre testate

Nei decenni successivi sono cambiate molte carte in tavola, che porterebbero il prof. Usa Europa Giappone. (Il Sole 24 ORE)

La Polonia, ampiamente in testa (Inside Over)

Mentre Donald Trump si prepara a tornare trionfalmente alla Casa Bianca, gli alleati americani in Europa si svegliano di fronte a una realtà sgradevole. Il Vecchio Continente sembra sempre di più un relitto del passato, soffocato dalla propria iper legislazione e dalla propria burocrazia. (Scenari Economici)

Quale svolta per l’Unione Europea nel 2025?

Il 2025 si presenta come un anno altamente problematico in termini sia geopolitici che economico-sociali. (Il Sole 24 ORE)

Molto spesso, nulla è ciò che appare, soprattutto quando si parla di temi così fondamentali e vitali come quello della pace e dell’equilibrio geopolitico. (L'Opinione)

Il 2025 che si sta avviando chiuderà un quarto di secolo che ha sconvolto la mappa mondiale e si apre con la speranza di tempi nuovi, invocati anche da un Giubileo declinato nel segno della speranza. (La Fedeltà)