Streaming pirata, cosa si rischia?
Ma come funzionava il sistema basato principalmente su un decoder particolare, chiamato “pezzotto”? SEIDISERA lo ha chiesto a un utente svizzero, che per motivi di privacy ha chiesto di non essere riconoscibile. “La mia è un’esperienza iniziata dopo che tutte le piattaforme hanno iniziato a dividersi i vari sport, le varie partite. Io sono uno che segue il calcio soprattutto e attualmente non riesce a vedere anche solo tutto il calcio italiano su un’unica piattaforma. (RSI Radiotelevisione svizzera)
Su altre testate
Streaming illegali, Abodi: "Contro pirateria si puniscano fruitori" (Milan News)
Parliamo di Dazn che, scrive La Repubblica, avrebbe intenzione di portare in tribunale coloro che utilizzavano il decoder illegale per poter guardare i contenuti a pagamento di diverse piattaforme a pagamento. (Sport Mediaset)
L’indagine, partita da Catania , ha svelato una rete criminale internazionale. Un uomo catanese viaggiava regolarmente verso Amsterdam, dove incontrava altri membri del gruppo provenienti da Croazia, Olanda, Romania e Inghilterra. (Stadionews.it)
Dazn si costituirà parte civile al processo penale che nascerà dall'inchiesta della Procura di Catania. L'obiettivo? Punire con multe i pirati della tv e dello streaming (Adnkronos)
È partito tutto da Catania, ma una delle prime mosse decisive che "le guardie" hanno assestato ai "ladri", nella lotta costante contro la pirateria per la trasmissione degli eventi sportivi in tv in Europa, è stata messa in atto nella giornata di ieri quando la Polizia Postale ha sequestrato e azzerato il più grande organismo di ritrasmissione illegale d'Europa. (Calciomercato.com)
Il suo programma gestionale contava un migliaio di abbonati. C’è anche un cinquantenne bolognese tra i 102 indagati dell’inchiesta della Procura catanese che ha bloccato un network internazionale di pirati online, con un giro di affari pari a 3 miliardi di euro l’anno e un danno per le società di pay tv da 10 miliardi l’anno. (il Resto del Carlino)