Meloni "ambigua". Ma la nuova parola contro la premier è un boomerang per l'opposizione
Il 2025 sarà l’anno delle riforme. Così ha scandito Giorgia Meloni chiudendo la kermesse di Atreju. Ecco dove va Fratelli d’Italia. Un percorso disegnato nella settimana che ha visto alternarsi sul palco centinaia di ospiti in un clima di sereno confronto. Difficile demonizzare la festa di Atreju, davvero difficile rintracciare tra le casette di legno dove si beve birra e si vendono ciambelle e panini i segni dell’incombente pericolo “fascista” tanto caro ai cultori dell’apocalittismo mediatico. (Liberoquotidiano.it)
Su altri media
Soprattutto quelli che pensavano si fosse convertita al popolarismo europeo, si fosse moderata, istituzionalizzata. «Esistiamo per smentirvi e stupirvi», dice Giorgia Meloni all’odiata sinistra, ai «gufi», a chi prova ad anteporre i fatti al racconto di un’Italia che corre, che sarebbe finalmente «tornata protagonista in Europa e nel mondo». (la Repubblica)
Leggi tutta la notizia Nonostante le difficoltà, i nostri iscritti hanno... (Virgilio)
Ricorda, puntualizza, affonda. Si segna tutto. (La Stampa)
Fa discutere, dibattere, di certo non lascia indifferente il web. Atreju 2024, la più grande manifestazione della destra italiana quest’anno giunta alla sua venticinquesima edizione chiusa ieri dalla premier Giorgia Meloni, è stata oggetto di scambi e interazioni su internet, accendendo emozioni contrastanti. (Adnkronos)
È un fascio-party che ambisce a essere pop come Sanremo per normalizzare le proprie idee. L’effetto straniante di Atreju, il convegno di Fratelli d’Italia, è il tentativo di raggrupparsi sotto l’effige dell’istituzionalità con l’intento di unire il neofascismo all’arco democratico della nazione, i leader estremisti stranieri ai volti televisivi italiani, creando una kermesse che camuffa più che mostrare. (The Vision)
Difende il suo governo, il rapporto con gli alleati, i dossier aperti - come il capitolo Albania migranti fin qui non proprio un successo, i risultati sull’occupazione (“Berlusconi sarebbe orgoglioso di noi”), senza perdere di vista la rivendicazione del passato: «Chi ci ha sottovalutato e ha scommesso che non ce l'avremmo fatta, non ha fatto i conti con questo luogo che ha attraversato immutato gli anni». (Tiscali Notizie)