Medio Oriente in fiamme, da attacco 7 ottobre 2023 al Libano cresce l'incubo guerra totale

Una settimana per l'escalation. Dal 7 ottobre dello scorso anno non sono mancati i timori di allargamento del conflitto innescato dall'attacco di Hamas di quel giorno in Israele. Ma mai come ora si teme per il Medio Oriente. Subito dopo l'attacco in Israele all'alba del 7 ottobre, costato la vita a quasi 1.200 persone secondo i dati israeliani, nella Striscia di Gaza sono iniziate le operazioni militari israeliane contro Hamas, che nel 2007 prese il controllo dell'enclave palestinese. (Adnkronos)

Su altri giornali

Getting your Trinity Audio player ready... Riprendendo Federico Rampini sul Corsera, abbiamo provato a dare una chiave di lettura sul perché l’Iran appare solo nella guerra contro Israele e chi sono i grandi assenti in questo conflitto. (Dire)

Per l’Iran, è in gioco la sopravvivenza del regime. Anche l’immancabile risposta israeliana verrà calibrata con gli americani. (Corriere della Sera)

TEL AVIV – Un anno fa era difficile pensare che Benjamin Netanyahu sarebbe risorto da ceneri come quelle della casa del signor Oded Lifshitz, qui a Nir Oz. (la Repubblica)

Le parole nella giungla del nuovo ordine

Se lo scopo di Hamas era di rompere gli equilibri regionali, oltre che incutere terrore e lasciare una traccia di barbarie inaudita, il Movimento della resistenza islamica li ha conseguiti entrambi. Pure i rapporti di forza regionali sono profondamente alterati, ma la piega che stanno pren… (La Stampa)

Le varie corti internazionali e il consiglio di sicurezza dell'Onu adotteranno le proprie decisioni e risoluzioni per determinare se le azioni militari israeliane possano essere considerate crimini internazionali o meno. (L'HuffPost)

La guerra regola il mondo, «ridefinisce poteri» e la decisione di Netanyahu di chiamare «nuovo ordine» l’operazione lanciata sul Libano non fa che sottolineare la continuità ideologica con il «grande piano» dei neo-con americani conosciuto all’alba di questo millennio. (il manifesto)