Tech e lusso frenano le borse europee
Le borse europee trattano miste, lo STOXX 600 cede lo 0,15%, influenzato dai titoli tech e del lusso. Asml perde il 5,3% dopo previsioni deboli sui ricavi, trascinando il comparto tecnologico ai minimi di un mese. Anche LVMH, in calo del 4,22%, penalizza il settore del lusso, con il CAC 40 che registra la peggiore performance tra gli indici principali. Piazza Affari trattain lieve rialzo, con il Ftse Mib che sale dello 0,25%. (Milano Finanza)
Ne parlano anche altri media
Vi spiego cause e risvolti del tonfo di Asml. L’analisi di Aresu I conti di ASML, diffusi ieri per errore, hanno generato un panico relativo soprattutto al dato deludente dei nuovi ordini e sulla previsione di vendite del 2025. (Start Magazine)
ASML Giornata difficile per, che sta appesantendo il settore tecnologico europeo (-0,7%) e, nello specifico, il comparto dei chip, dopo aver fornito stime molto deludenti.Il più grande fornitore di apparecchiature per chip segna ad Amsterdam un calo del 3,94%. (LA STAMPA Finanza)
• Cina e dazi doganali • I piani di riduzione dei costi di Intel (Morningstar)
Una settimana fa un errore, definito “tecnico” dai vertici dell’azienda, ha portato la multinazionale olandese ASML al crollo azionario peggiore dal 1998. Con un giorno di anticipo, sono stati pubblicati i risultati finanziari del terzo trimestre, i quali hanno dato cattivi segnali per il futuro dell’azienda, e la borsa ha risposto con pesanti ribassi in tutto il settore. (Contropiano)
Il profit warning di uno dei leader mondiali dei macchinari per la creazione dei chip e gli utili deludenti della più grande maison del lusso trasineranno al ribasso anche oggi le borse. Occhio alle banche italiane dopo le decisioni sulle tasse del governo italiano (FIRSTonline)
C’è molto da imparare dai conti trimestrali diffusi dal gruppo olandese Asml, forse l’unico “campione mondiale” europeo nel settore strategico dei microprocessori. Ma tra i due giganti dell’economia globale è ormai in corso una guerra commerciale e tutti sono letteralmente costretti a scegliere da che parte stare. (Il Fatto Quotidiano)