Siria, l’esperta militare Marina Miron: “Una tempesta perfetta, prima prova per Trump”
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Forse in molti, nella regione-polveriera, stavano aspettando “il momento giusto” per tornare alla guerra “quando tutti erano occupati altrove”. Lo spiega Marina Miron, esperta militare e accademica onoraria del dipartimento Difesa del King’s college di Londra: “Se sta succedendo adesso è anche perché la Russia è impegnata in Ucraina, l’Iran è impegnato contro Israele” ed … (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altre fonti
AgenPress – Ricordiamo che il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump aveva dichiarato in un post su Truth Social che Bashar al-Assad era “fuggito dal suo Paese” dopo aver perso il sostegno della Russia (Agenpress)
che da una settimana si trova ricoverato all'Ospedale di Careggi Cagliari. E col lui tutti i giocatori della Fiorentina attorno (Tuttosport)
E il suo messaggio è identico a quello che abbiamo raccolto giovedì nei corridoi del Senato di… Il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa parlava al Reagan National Defense Forum nella Simi Valley, 45 minuti da Los Angeles. (La Stampa)
"I combattenti dell'opposizione in Siria, con una mossa senza precedenti, si sono impadroniti completamente di molte città come parte di un'offensiva accuratamente coordinata, e ora sono alla periferia di Damasco, apparentemente preparandosi per un passo molto grande, per rovesciare Assad", ha scritto il tycoon sul social network Truth Social. (Liberoquotidiano.it)
Così la Casa Bianca , si limita ad assicutate che gli Usa non si tufferanno in una guerra civile in medio oriente. All’indomani della presa di Damasco, le potenze internazionali rimangono “alla finestra”, e osservano l’evolversi della situazione in Siria di pari passo all’insediamento del nuovo governo guidato dagli insorti di Hts al posto del regime filorusso e filoiraniano di Al-Assad. (Il Sole 24 ORE)
La guerra in Siria attira nel suo gorgo tutte le potenze regionali e globali: dagli Stati Uniti, la cui aviazione è intervenuta oggi sull'Eufrate contro forze filo-iraniane, ai russi che hanno coinvolto le loro basi sul Mediterraneo per mostrare i muscoli con esercitazioni navali, fino agli iraniani che minacciano di inviare truppe nel paese. (La Stampa)