The Elder Scrolls 4 Oblivion Remastered: tra bug e polemiche, un ritorno complicato
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il remaster di The Elder Scrolls 4: Oblivion, atteso da anni, è finalmente arrivato, ma non senza problemi. Tra i tanti difetti ereditati dalla versione originale, spicca uno particolarmente fastidioso: il rischio che i salvataggi vengano cancellati senza preavviso. Un glitch che, sebbene possa evocare nostalgia nei veterani del titolo, rischia di compromettere l’esperienza di gioco, soprattutto per chi vi si avvicina per la prima volta.
Bethesda, che ha confermato lo sviluppo del progetto attraverso un tweet, ha rivelato come il lavoro sia durato più del previsto, coinvolgendo due team distinti. Nonostante i lunghi tempi di produzione, l’annuncio e il lancio sono sembrati quasi improvvisi, lasciando molti sorpresi dalla rapidità con cui il gioco è approdato sul mercato.
Le critiche, tuttavia, non si fermano ai soli bug. La versione remastered, pur avendo ottenuto il bollino di compatibilità con Steam Deck, si è rivelata quasi ingiocabile sul dispositivo portatile di Valve. Un paradosso, considerando che il sistema di verifica di Steam dovrebbe garantire prestazioni ottimali. Invece, i frame rate crollano e le textures spesso non caricano correttamente, trasformando quella che doveva essere un’esperienza fluida in una sequenza di rallentamenti e crash.
A complicare ulteriormente le cose, l’uscita "a sorpresa" di Oblivion Remastered ha finito per oscurare il lancio di Clair Obscur: Expedition 33, il gioco di ruolo a turni sviluppato da Kepler Interactive. Bethesda, accortasi della coincidenza, ha cercato di rimediare alla situazione, ma ormai il danno era fatto: l’attenzione dei giocatori e della stampa si era già spostata sul ritorno dell’RPG classico.