Porto di Genova e green pass, alcuni terminalisti pagheranno i tamponi ai lavoratori non vaccinati
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Lo hanno fatto Psa (sui due terminal che sono il Vte e il Sech), il porto Petroli e la stessa decisione la sta prendendo la Compagnia unica
Di fronte all’invito i rappesentanti delle aziend del porto sono rimasti sostanzialmente zitti e alcuni non erano neppure presenti (non c’erano per esempio Gnv, Tirrenia e terminal San Giorgio).
A due giorni dall’entrata in vigore del green pass, non è ancora chiaro chi pagherà i tamponi per i lavoratori del porto di Genova (Genova24.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
:06146120156 Programmazioni Televisive SpaP.IVA:02935550109 / C.F. (Primocanale)
La prima giornata di lavoro con certificato verde: manifestazioni in molte città, ma i blocchi e i disagi annunciati per ora non si sono verificati. (Il Fatto Quotidiano)
Coda per il controllo green pass davanti ad Ansaldo a Genova Cornigliano con ripercussioni sulla viabilità ordinaria. Eraldo Mattarocci del Cub spiega: "In prefettura vogliamo esplicitare i problemi che il green pass porta a una parte della popolazione (Primocanale)
Un’immagine e poche righe: “SITUAZIONE DI STAMATTINA ALLE 9:00, PORTO DI GENOVA TUTTO BLOCCATO, FIUMI DI PERSONE CHE MANIFESTANO PACIFICAMENTE PER I DIRITTI DI TUTTI. Una pagina che sembra essere quasi una presa in giro, l’opera di un troll, dello stile che assume talvolta, sui social, la protesta no green pass. (Genova24.it)
Intanto Stefano Puzzer, leader del Coordinamento lavoratori portuali di Trieste, ha fatto sapere che la protesta "va avanti a oltranza" - La cronaca (Il Fatto Quotidiano)
Contro il green pass ma anche molto determinati a prendere le distanze dalle modalità di protesta che si sono viste a Roma: “L’obiettivo dei fascisti è cavalcare le paure della gente per fare propaganda, e prendersela con le organizzazioni dei lavoratori è un totale controsenso – spiegano dal Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali – noi siamo contrari a uno strumento che divide i lavoratori e chiediamo che le spese di questo dispositivo non siano a carico dei dipendenti, ma lo facciamo per solidarietà ai colleghi che, con situazioni contrattuali precarie, rischierebbero di avere pesanti ripercussioni sul futuro lavorativo” A Genova come a Trieste, al porto non tira aria buona in vista dell’obbligo di green pass previsto per tutti i lavoratori a partire da venerdì. (Il Fatto Quotidiano)