Parla il vicino della famiglia sterminata a Paderno Dugnano: «Conoscevo il figlio fin da piccolo, era gente tranquilla»
Triplice omicidio nella notte a Paderno Dugnano, nel Milanese. Una donna di 48 anni, un uomo di 51 e il loro figlio minore di 12 anni sono stati uccisi nella loro abitazione di via Anzio. È stato il primogenito 17enne a chiamare in nottata il 118. Un vicino di casa che conosceva proprio il 17enne ha parlato di quanto accaduto. (Corriere TV)
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Lo riportano, stamani, alcuni quotidiani. Il giovane, arrestato ieri dopo aver ammesso le sue responsabilità sul triplice omicidio del fratellino Lorenzo, di 12 anni, della madre Daniela, di 48, e del padre Fabio, di 51, uccisi in casa a coltellate, non ha saputo spiegare meglio quello che è scattato nella sua mente, apparendo pentito in più circostanze e inframezzando il suo racconto con scoppi di pianto. (Il Piccolo)
Ma sono bastate poche ore di interrogatorio al 17enne per crollare e raccontare la verità, quella che gli investigatori sospettavano fin dall'inizio. Ha tentato di fornire una ricostruzione fantasiosa nelle prime ore dopo il delitto, di scaricarsi la responsabilità sostenendo che aveva ucciso il padre perché lui aveva ucciso la madre e il fratello. (il Giornale)
Riccardo C. ha ucciso il fratello Lorenzo, la madre Daniela Albano e il padre Fabio C. perché si sentiva «oppresso». «Mi sentivo un corpo estraneo nella mia famiglia. Ho pensato che uccidendoli tutti mi sarei liberato da questo disagio», ha detto ai carabinieri dopo le 13 di ieri, 2 settembre 2024. (Open)
La strage familiare di Paderno Dugnano, Lancini: “Occorre aiutare i ragazzi, solo così possiamo aiutarli a elaborare il loro disagio e a trovare alternative alla violenza” Di (Orizzonte Scuola)
Introduzione In mattinata arriva la chiamata al 112 ma ai carabinieri il ragazzo fornisce una prima versione che però mostra, sin da subito, imprecisioni e contraddizioni. (Sky Tg24 )
Così il 17enne ha spiegato perché ha ucciso i genitori e il fratellino di 12 anni nella loro casa di Paderno Dugnano. "Mi sentivo un corpo estraneo nella mia famiglia. (Fanpage.it)