Crisi KTM: Stefan Pierer ha fatto una promessa, ma c’è chi parla addirittura di “manette”. Ecco cosa succederà davvero...
Arrabbiati, ma fiduciosi. A voler fare una sintesi in tre parole su come le principali testate austriache stanno riportando le notizie sulla tremenda crisi di KTM è esattamente questo quello che viene da dire. Perché la rabbia è proprio ciò che si percepisce per prima rispetto non tanto a KTM, ma al suo amministratore, Stefan Pierer. Quello che tutti si chiedono, di fatto, è come sia stato possibile che una azienda che è sembrata in crescita fino a pochissimi mesi fa e che per anni ha chiuso il bilancio addirittura con utili sia arrivata nel giro di così poco tempo sul lastrico. (MOW)
La notizia riportata su altre testate
Essendo il 51 per cento della Mv Agusta in mano agli austriaci di Ktm, il timore che questa situazione possa coinvolgere anche la storica azienda motociclistica varesina è più che giustificato. A parlare è Giuliano Zanetti, rsu della Mv Agusta, che ogni giorno si confronta con i suoi colleghi di lavoro. (varesenews.it)
Ktm sta vivendo una pesante crisi finanziaria, con un debito di 3 miliardi e perdite stimate per il 2024 a oltre 900 milioni. Inoltre, il valore azionario ha subito un calo del 90%. Il gruppo Pierer Mobility ha annunciato che la casa motociclistica entrerà in una sorta di amministrazione controllata gestita internamente. (Milano Finanza)
È la domanda che tutti gli appassionati si stanno facendo in questo momento: KTM riuscirà davvero a tenere il settore racing fuori dalla colossale crisi economica che la sta attanagliando, garantendo la partecipazione al prossimo Mondiale MotoGP? (Dueruote)
– Grave crisi finanziaria per KTM. Il piano di insolvenza è stato presentato venerdì presso il tribunale di Ried e riguarda KTM AG e le due controllate KTM Forschungs e KTM Components, oltre a 3.623 dipendenti a rischio per i loro stipendi e per i loro posti di lavoro. (Quotidiano Sportivo)
L'azienda ha oltre mille moto al giorno di sovrapproduzione. Gli impianti austriaci ripartiranno nel marzo 2025. Restano attivi soltanto gli stabilimenti in India e in Cina. (Lettera43)
La notizia è di oggi e l’abbiamo anche approfondita: KTM ha bloccato lo sviluppo della RC16 per il 2025. E che, proprio come abbiamo già scritto, il clima di sfiducia intorno a KTM in questo momento di profondissima crisi deriva quasi più da questi atteggiamenti che dall’oggettività dei fatti, visto che ad oggi è vero che tre società di KTM sono in amministrazione controllata con 3 miliardi di debiti, ma non la società che si occupa del racing. (MOW)