Crosetto, chiesto l'intervento dei Carabinieri a Gaza

Approfondimenti:
Guerra tra Gaza e Israele

"Oggi a Gaza è richiesto il nostro intervento dei carabinieri italiani". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel suo discorso in occasione della cerimonia di avvicendamento del nuovo capo di Stato maggiore della Difesa, nell'aeroporto militare di Ciampino. Due giorni fa, in commissione Difesa, Crosetto aveva inoltre riferito della richiesta da parte degli Stati Uniti per l'invio di 200 carabinieri a Gerico, in Cisgiordania, per formare le forze di polizia palestinesi (Il Messaggero Veneto)

Se ne è parlato anche su altre testate

E sulla «chiamata alla contribuzione per tutti». Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ieri 3 ottobre ha fatto crollare le Borse con le sue parole sulla manovra «sacrifici e tasse». (Open)

Un 22enne di origini marocchine è stato arrestato a Bergamo stamattina, venerdì 4 ottobre, con l’accusa di apologia del terrorismo e «attività di proselitismo sul web» in nome dell’Islam. In queste ore gli agenti della Digos di Brescia e Bergamo stanno compiendo sopralluoghi e effettuando perquisizioni nella casa del giovane. (Open)

''L'approccio italiano ha fatto sì che a Gaza sia stato richiesto l'intervento di 200 carabinieri, perché probabilmente il nostro modo di svolgere missioni internazionali ci ha reso credibili e capaci di gettare ponti anche tra sponde che non comunicano. (Today.it)

Guido Crosetto "Blinken ci ha chiesto di mandare Carabinieri a Gaza, valuteremo"

Nei prossimi giorni potrebbe arrivare in Israele già un nucleo di una ventina di militari per potersi trovare pronti quando scatterà una tregua. Con tutta probabilità saranno militari appartenenti ai reparti della 2ª brigata mobile carabinieri a muoversi (ovvero 1° reggimento paracadutisti "gruppo intervento speciale", 7° reggimento "Trentino Alto-Adige" e 13° reggimento "Friuli-Venezia Giulia") per una missione bilaterale di collaborazione con le autorità palestinesi (il Giornale)

"A Gaza viene richiesto l'aiuto di 200 carabinieri italiani, un approccio italiano, perchè probabilmente il nostro modo di svolgere missioni internazionali, di tutte le forze armate e in questo caso dei carabinieri, ci ha reso credibili e ci ha resi capaci di gettare ponti anche tra sponde che non comunicano ed essere quindi in quella zona accettati sia da Israele sia da parte dei palestinesi". (L'HuffPost)

E i militari americani che sono di stanza in Israele, oltre a lavorare senza sosta a una tregua fra l’esercito israeliano e Hamas, stanno già pianificando la fase successiva. È in questa cornice che al governo italiano e al ministero della Difesa è arrivata nelle scorse settimane una richiesta molto precisa e anche lusinghiera, almeno per i nostri carabinieri: rimettere in piedi l’operazione di addestramento delle forze di polizia palestinesi, trasformata in missione internazionale (con la partecipazione anche di francesi e spagnoli), dare a Roma il comando, ma a patto che Palazzo Chigi dia il via libera a una richiesta molto impegnativa. (Corriere della Sera)