"Colpa di Ue e Italia". Le ong usano ancora i morti nel Mediterraneo a fini politici

Morti e dispersi in mare: due tragedie dei migranti nel Mediterraneo, ma le organizzazioni non governative preferiscono prendersela con il governo Meloni e le istituzioni europee: "Altre dieci persone uccise da loro" (il Giornale)

La notizia riportata su altri media

Lo riferisce Shakila Mohammadi, mediatrice culturale di Medici senza frontiere, presente a Roccella Ionica dove sono sbarcati i pochi superstiti della tragedia. Sono almeno 66 le persone disperse, tra cui 26 bambini, «anche di pochi mesi». (L'Unione Sarda.it)

A un anno di distanza dalla strage di Cutro e da quella al largo di Pilo, in Grecia, 66 migranti, di cui 26 bambini, risultano dispersi in un naufragio a 110 miglia dalle coste della Calabria. Roma. (La Stampa)

I superstiti, assistiti a Roccella Jonica, hanno raccontato con un filo di voce l’orrore vissuto in mare. Secondo le … (La Stampa)

Sono dieci i cadaveri estratti da una botola nella stiva dell'imbarcazione di 8 metri, partita dalla Libia, sulla quale viaggiavano e che era stata soccorsa dalla nave della Ong Nadir giunta intorno a mezzanotte a Lampedusa. (Gazzetta di Parma)

ROCCELLA JONICA (RC) – “Ho parlato con un ragazzo che ha perso la sua fidanzata”. Il racconto si riferisce al nuovo dramma dei migranti dispersi a causa del ribaltamento di una barca a vela, a circa cento miglia dalla costa della Calabria. (Tempo Stretto)

Quelle che stiamo vivendo sono ore di grande angoscia per tutta la regione. Così, in una nota, Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria. (Il Messaggero Veneto)