La protesta in piazza San Babila contro il ddl Sicurezza a Milano

Approfondimenti:
Ponte sullo Stretto Messina

Attiva la lettura vocale Striscioni e bandiere contro il ddl Sicurezza a Milano. Nella serata di mercoledì diversi tra manifestanti del centro sociale Vittoria e sindacalisti del Cub e Sial... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Se ne è parlato anche su altri media

L’associazione turritana Sa Domo de Totus si è rivolta a due noti avvocati del foro di Sassari, Elias Vacca e Pina Zappetto, per creare un momento di approfondimento su una proposta che – come si legge in un comunicato dell’associazione – «minaccia gravemente la libertà di espressione e i diritti fondamentali dei movimenti sociali». (Mediterranews)

“Ddl Sicurezza e Dl Infrastrutture: cosa sono e come reagire”: una due giorni informativa organizzata dal movimento No Ponte Calabria e dallo Spazio No Ponte di Messina. (Gazzetta del Sud - Edizione Reggio Calabria)

“Sabato 19, a Villa San Giovanni, presso il CSC Nuvola Rossa, dalle 10,30 si terrà un’assemblea in presenza del PM Stefano Musolino (segretario nazionale di Magistratura Democratica), Arturo Salerni, legale del Progetto Diritti, e Alberto Ziparo, ingegnere dell’Università di Firenze e coordinatore degli studi sull’impatto del Ponte. (StrettoWeb)

Ddl Sicurezza, penalisti in sciopero contro la legge

Tre giorni di sciopero, dal 4 al 6 novembre prossimi, con una manifestazione nazionale che si svolgerà a Roma martedì 5 novembre, contro il ddl sicurezza all'esame del Parlamento. A deliberare la protesta è stata la Giunta dell'Unione delle Camere penali, sottolineando che "il pacchetto sicurezza, lungi dal porsi in sintonia con un programma di riforma della giustizia in senso liberale, rivela nel suo complesso e nelle singole norme una matrice securitaria sostanzialmente populista, profondamente illiberale e autoritaria, caratterizzata da uno sproporzionato e ingiustificato rigore punitivo nei confronti dei fenomeni devianti meno gravi e ai danni dei soggetti più deboli", con "l'introduzione di una iniqua scala valoriale, in relazione alla quale taluni beni risultano meritevoli di maggior tutela rispetto ad altri di eguale natura, in violazione del principio di ragionevolezza, di eguaglianza e di proporzionalità" (Italia Oggi)

“Il pacchetto sicurezza, lungi dal porsi in sintonia con un programma di riforma della giustizia in senso liberale, rivela nel suo complesso e nelle singole norme una matrice securitaria sostanzialmente populista, profondamente illiberale e autoritaria, caratterizzata da uno sproporzionato e ingiustificato rigore punitivo nei confronti dei fenomeni devianti meno gravi ed ai danni dei soggetti più deboli, caratterizzandosi per l’introduzione di una iniqua scala valoriale, in relazione alla quale taluni beni risultano meritevoli di maggior tutela rispetto ad altri di eguale natura, in violazione del principio di ragionevolezza, di eguaglianza e di proporzionalità”. (NT+ Diritto)

Al centro della protesta il ddl sicurezza, già approvato alla Camera e ora in discussione nelle commissioni Giustizia e Affari costituzionali del Senato. Secondo l’Unione delle Camere Penali, infatti, «il pacchetto sicurezza, lungi dal porsi in sintonia con un programma di riforma della giustizia in senso liberale, rivela nel suo complesso e nelle singole norme una matrice securitaria sostanzialmente populista, profondamente illiberale e autoritaria, caratterizzata da uno sproporzionato e ingiustificato rigore punitivo nei confronti dei fenomeni devianti meno gravi ed ai danni dei soggetti più deboli, caratterizzandosi per l’introduzione di una iniqua scala valoriale, in relazione alla quale taluni beni risultano meritevoli di maggior tutela rispetto ad altri di eguale natura, in violazione del principio di ragionevolezza, di eguaglianza e di proporzionalità». (Il Dubbio)