Cecilia Sala fermata a Teheran dalla polizia

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INTERNO

La giornalista italiana Cecilia Sala, nota per il suo lavoro con il Foglio e il podcast "Stories" di Chora Media, è stata fermata dalle autorità di polizia di Teheran il 19 dicembre scorso. Sala, che si trovava in Iran per raccogliere materiale per i suoi servizi giornalistici, doveva imbarcarsi per l'Italia lo stesso giorno, ma non è mai salita su quell'aereo. Attualmente, è detenuta in una cella di isolamento nel carcere femminile di Evin, noto per ospitare dissidenti politici.

Il Ministero degli Affari Esteri italiano, sotto la direzione del Ministro Antonio Tajani, ha immediatamente attivato l'Ambasciata e il Consolato d'Italia a Teheran per seguire il caso con la massima attenzione. La Farnesina ha lavorato in coordinamento con la presidenza del Consiglio per chiarire la situazione legale di Sala e verificare le condizioni della sua detenzione.

Cecilia Sala, classe 1995, è una figura di spicco nel giornalismo italiano contemporaneo. Autrice e voce del podcast "Stories", Sala racconta quasi quotidianamente storie dal mondo, offrendo un punto di vista unico e approfondito su vari temi. Pochi giorni prima del suo arresto, aveva pubblicato un podcast intitolato "Una conversazione sul patriarcato a Teheran", in cui discuteva con una giovane iraniana di 21 anni, Diba, della nuova legge sull'hijab.

La notizia del suo arresto ha suscitato preoccupazione tra colleghi e sostenitori, ma le autorità italiane stanno lavorando incessantemente per garantire la sua sicurezza e il suo rilascio.