Conte sempre più lontano dal PD, serve un piano B e non può essere un finto programma comune
Conte sempre più lontano dal PD, serve un piano B e non può essere un finto programma comune | In In Primo piano | Di Di Paolo Branca Condividi Facebook Twitter WhatsApp Email Essere “testardamente unitari” può essere anche giusto e comunque proficuo sul piano elettorale, ma forse sarebbe il caso che il PD di Elly Schlein si dotasse di un piano B mentre ci si avvia a metà legislatura. Dalle parti dei 5 Stelle, a cominciare dal loro leader Giuseppe Conte, arrivano infatti segnali sempre meno equivocabili sulla fattibilità di un’alleanza in grado di sfidare la destra alle future elezioni politiche (Strisciarossa)
La notizia riportata su altri media
«Non saremo mai il cespuglio o lo junior partner di nessuno. Non siamo per fare alleanze strutturali con il Pd perché snaturerebbe le nostre battaglie». Ad Atreju, la festa di Fratelli d’Italia, Giuseppe Conte mette da subito in pratica quanto deciso dagli iscritti del Movimento 5 stelle nel processo costituente che si è concluso con l’eliminazione della figura del Garante, ovvero di Beppe Grillo. (Open)
No a una nuova alleanza con il centrodestra ma neppure a sinistra se questo significa "combattere solo nel nome dell'antifascismo". Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Alla fine, gli unici fischi dalla platea di “Atreju” Giuseppe Conte se li è chiamati da solo. Quando il presidente del Movimento 5 stelle viene invitato sul palco della festa di Fratelli d’Italia, parte qualche timido “buu” e, prontamente, il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco, in veste di presentatore, richiama all’ordine il pubblico meloniano. (La Stampa)
«Conosco le regole di ingaggio ma sentitevi liberi, è giusto che possiate manifestare anche il dissenso». Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte alla platea di Atreju subito dopo l'introduzione del sottosegretario Emanuele Prisco, che aveva ricordato che alla kermesse «non si è mai fischiato nessuno». (ilmessaggero.it)
Dal Colle Oppio, dove esordì nel 1998, al Circo Massimo, dove si è appena conclusa la festa di Atreju, il bambino orfano dei Pelleverde allevato dalla sua tribù indomita cui si ispira la destra di Giorgia Meloni alla guida del governo, la distanza è minima. (Start Magazine)
Roma — Non vuole fare il «cespuglietto» del Pd, Giuseppe Conte. E forse nemmeno l’alleato, di certo non un socio «strutturale», «non saremo mai un junior partner», «non siamo la sinistra della Ztl». (la Repubblica)