Accusata di aver ucciso il padre, domani l'udienza di convalida

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Si svolgerà domani mattina nel carcere di Capanne, dove di trova da domenica, l’udienza di convalida del fermo di Scilla Bertini, la donna di Foligno accusata di omicidio volontario per la morte del padre Claudio Bertini. Strozzato a mani nude nella camera da letto dell’appartamento che i due condividevano al primo piano di una palazzina di via Emilia, nel quartiere folignate di Prato Smeraldo. A rivelare la dinamica del suicidio l’autopsia eseguita sul cadavere per ordine del procuratore Capo di Spoleto Claudio Cicchella, che assiene al sostituto Vincenzo Ferrigno coordina l’inchiesta aperta dopo la segnalazione giunta ai carabinieri il 14 marzo scorso dal medico di famiglia che assisteva la famiglia. (RaiNews)

Su altri media

E’ stata forse una lite per soldi a scatenare l’omicidio di Claudio Bertini, il 75enne che sarebbe stato strangolato nel suo letto, in un’abitazione di via Emilia a Foligno, dalla figlia Scilla. (Tuttoggi.info)

Quando il medico era intervenuto in quell’abitazione in via Emilia nel quartiere di Prato Smeraldo aveva trovato una situazione surreale. (Corriere dell’Umbria)

Foligno (Perugia) – Una donna di 43 anni, disoccupata, è stata fermata dai carabinieri con l’accusa di omicidio aggravato ai danni del padre convivente, un uomo di 75 anni. La vicenda, che ha preso il via lo scorso 14 marzo, si è rivelata ben più complessa e inquietante di quanto inizialmente apparso, culminando in un’indagine che ha portato alla luce dettagli sconcertanti. (Il Giornale Popolare)

Una morte sospetta

Come ricostruisce Perugia Today, i fatti sarebbero avvenuti sabato scorso. Secondo una prima ricostruzione, la donna avrebbe chiamato le forze dell’ordine lo scorso 14 marzo dichiarando che il padre 75enne era appena morto, ma all’arrivo dei medico legale l’evidenza è apparsa subito un’altra. (Casteddu On line)

Scilla Bertini, 43 anni, è stata arrestata ieri dall’Arma su disposizione della Procura di Spoleto, diretta da Claudio Cicchella. E’ stato quest’ultimo a chiamare i carabinieri, che si sono trovati di fronte un cadavere mummificato, mentre la figlia aveva fatto risalire il decesso alla notte precedente. (LA NAZIONE)

Acquisti anche molto costosi, di capi d’abbigliamento soprattutto, fatti nelle settimane precedenti con un bancomat che per anni era servito unicamente a pagare le piccole spese quotidiane, fra supermercato e farmacia. (RaiNews)