Terre rare, il piano Ue. L’Italia punta sul riciclo: interessate Lazio, Veneto,Toscana e Sardegna

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
ilmessaggero.it ECONOMIA

Sono 47 i progetti per rilanciare la filiera europea dei minerali critici. E ridurre così le dipendenze dall’estero, a cominciare dalla Cina. La Commissione Ue ha approvato la lista dei primi progetti strategici con cui Bruxelles vuole accelerare verso il raggiungimento degli obiettivi che si è prefissata, per legge, entro il 2030: il 10% del fabbisogno Ue di materie prime chiave va estratto in Europa, il 25% riciclato e il 40% lavorato nel continente. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altre testate

Il suo partito prepara l’uscita dal governo.Se la mossa dilatatoria azionata in udienza preliminare da Daniela Santanché dovesse riuscire, il procedimento in cui il ministro del Turismo e altri due imputati, ... (La Verità)

Minerali critici, tutto sui progetti italiani di Circular, Glencore, Itelyum e Solvay ritenuti strategici dall’Ue Oggi la Commissione europea ha adottato la lista finale dei quarantasette progetti strategici per le materie prime critiche, che dovrebbero rafforzare le filiere dell’Unione e ridurre la dipendenza – oggi fortissima – dall’estero per gli approvvigionamenti dei materiali necessari ai settori della difesa, dell’elettronica e dell’energia pulita. (Start Magazine)

Cagliari La Commissione Europea ha adottato oggi, 25 marzo, la lista finale dei Progetti strategici per le materie prime strategiche. Si tratta di 47 progetti europei di cui quattro sono in Italia, in Veneto, Toscana, Lazio e Sardegna (La Nuova Sardegna)

Tra i 47 progetti strategici relativi al potenziamento delle capacità nazionali per le materie prime adottati dalla Commissione Europea, rientra anche quello che la Glencore vorrebbe realizzare a Portovesme relativo al litio. (Cagliaripad.it)

Nell’elenco adottato oggi (25 marzo) dalla Commissione europea, figurano anche 4 progetti italiani. L’obiettivo è quello fissato dal Critical Raw Material Act: entro il 2030, l’estrazione, la lavorazione e il riciclaggio delle materie prime critiche in Europa dovrà soddisfare rispettivamente il 10, il 40 e il 25 per cento della domanda dell’Ue. (EuNews)